Senza indugi
Matteo Salvini: "Se mio figlio urlasse sbirro cog***..."
Un Matteo Salvini a tutto campo, quello che chiude la nona edizione della Scuola di Formazione politica della Lega, quest'anno dedicata all'autonomia differenziata, all'energia, all'ambiente, alla sanità e ad economia ed infrastrutture. Il vicepremier parla a Roma, al Centro Congressi a Palazzo Rospigliosi. E passa subito all'attacco. Il Ponte sullo Stretto di Messina è "un'opera pubblica attesa da un secolo e penso che abbia un unicum è indagata ancora prima di cominciare", ha premesso riferendosi all'indagine di cui si ha avuto conto in settimana. "Abbiamo un unico sindacato al mondo, la Cgil, che dice a priori no a un'opera pubblica che creerà migliaia di posti di lavoro", rimarca il ministro delle Infrastrutture.
Dunque, le parole sugli scontri a Pisa e Firenze, sulle polemiche contro la polizia e sull'intervento di Sergio Mattarella. "Penso al dibattito che c'è sulle forze ordine. È giusto analizzare se si è fatto tutto quello che si doveva" o "se qualcuno ha ecceduto, sono donne e uomini non sono robot, ma è inaccettabile che" tutti coloro "che garantiscono sicurezza e democrazia" vengano "tirati in ballo nella contesa politica. Giù le mani dalle nostre forze dell'ordine", ha affermato.
E ancora: "Quello che non accetto è la messa all'indice della polizia italiana come un corpo di biechi torturatori. Anche perché, se si va in piazza con tutti i permessi, senza insultare, senza sputare senza spintonare, non si ha nessun tipo di problema. Bene ha fatto Piantedosi a dire 'faremo tutti gli approfondimenti del caso'".
Infine, sulla nota del Quirinale: "Le parole del presidente si leggono ma non si commentano", ha replicato tre volte Salvini a margine dell'evento a chi gli chiedeva un commento sull'intervento di Mattarella. Poi ha aggiunto: "Certo è sempre meglio che non ci siano scontri. Poliziotti e carabinieri sono quotidianamente vittime di violenza fisica e verbale. Anche in quella piazza. Se mio figlio andasse a urlare 'sbirro cogl***' poi se la dovrebbe vedere con me". E ancora: "Chi mette le mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere è un delinquente", ha ribadito e concluso.