La fiaccolata per Navalny
Navalny, Salvini: "Abbiamo manifestato in pace, la sinistra ha sputato e urlato"
Sulla morte di Navalny "è giusto fare chiarezza", dice Matteo Salvini intervistato a Rtl 102.5. "Difficilmente riesco a sapere quello che succede in tempo reale in Italia. Se la moglie dice che è stato avvelenato ci saranno elementi, immagino uscirà qualcosa. Come posso giudicare cosa succede dall’altra parte del mondo? C’è un morto, bisogna fare assolutamente chiarezza, ma la chiarezza la fanno i medici e i giudici. Non la facciamo né io né altri".
"Sicuramente" il decesso del dissidente russo non è stato causato "dalle emissioni di Co2 in centro a Milano", ironizza il segretario della Lega e vicepremier.
Ma c'è poco da ironizzare sulla contestazione subìta ieri sera 19 febbraio dai rappresentanti della Lega alla fiaccolata organizzata in piazza del Campidoglio a Roma. "Contestazioni da parte della sinistra ci sono tutti i giorni. Ieri eravamo in piazza per chiedere chiarezza e la fine di tutti i conflitti aperti", in Ucraina, in Medio oriente e nel mar Rosso. "Ci siamo andati, e tutte le fesserie sentite in questi anni sui legami con la Russia e i finanziamenti inesistenti della Russia sono state archiviate dai giudici, non è successo nulla. Noi siamo andati a manifestare silenziosamente e pacificamente - conclude - e qualcun altro meno pacificamente ha sputato e ha urlato".
Alla fiaccolata infatti si è sollevata la protesta quando è arrivato il leghista Massimiliano Romeo. La sua presenza e quella di altri leghisti ha scatenato la rabbia della folla. Un sedicente presidente dell’Anpi Roma centro non si fa pregare: "Vergogna, vergogna", è il coro che intona con altri presenti. "Siete sempre stati con Putin e ora venite qui a far finta di piangere". Parole che non scompongono più di tanto il capogruppo leghista, pressato pure dai giornalisti che gli ricordano la t-shirt di Salvini con il volto di Putin. "È roba del passato", replica secco. "Abbiamo a che fare con un regime autoritario", conclude. "Basta strumentalizzare, piuttosto diciamo che qualcun altro faceva accordi che penalizzavano il nostro Paese, a livello energetico, proprio a favore della Russia di Putin".