La rassegna di Capezzone
Occhio al Caffè, Capezzone: "Meloni ha strozzato in gola l'urlo nelle redazioni di sinistra"
Occhio al caffè, eccoci alla rassegna stampa "politicamente scorrettissima" curata da Daniele Capezzone, rassegna "iniziata in ritardo per un problema tecnico: ho dormito un'ora in più", premette con ironia il direttore editoriale di Libero (alle 7.20 del mattino) in risposta a chi si chiedeva dove fosse finita la rassegna. "Suvvia, non è tarda mattinata".
Sui quotidiani di oggi, mercoledì 31 gennaio, il tema principale è quello di Ilaria Salis, la ragazza italiana detenuta in Ungheria le cui immagini in catene in tribunale hanno impressionato e acceso polemiche e dibattito. "La giornata è indubbiamente dominata da un evento preoccupante, le condizioni della nostra connazionale Ilaria Salis, detenuta in Ungheria - premette Capezzone -. La signora è accusata di avere partecipato con un gruppo di estremisti di sinistra a un assalto di estremisti di destra. Non ci sono dubbi sul fatto che le immagini di come è stata condotta in aula di tribunale non siano ammissibili", rimarca.
"Ma attenzione, ora si potrebbe iniziare a sorridere - riprende -: fino alle 20.30 di ieri sera nelle redazioni dei giornali si registrava un certo clima... ah! Giorgia Meloni non è intervenuta! Ah! Meloni è amica di Orban. Poi, però, una nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere che il premier aveva telefonato proprio a Viktor Orban. Allora capite che l'urlo si è strozzato in gola nelle redazioni e, guardando i giornali, la sensazione è proprio questa: volevamo dire di più, ma dobbiamo dire di meno. In ogni caso, Repubblica, Stampa, Fatto Quotidiano e Riformista fanno la loro parte...", rimarca Capezzone. Ecco come...