Botta e risposta ad alta tensione
Tajani ammutolisce Elly Schlein: "Nulla da discutere. Parla di cose che non esistono"
"Non c'è da discutere". Con queste poche parole Antonio Tajani risponde a Elly Schlein inchiodandola alle sue stesse dichiarazioni: "È dal 7 ottobre scorso che abbiamo deciso di non inviare più armi a Israele, quindi non c’è da discutere", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri arrivando al congresso provinciale e cittadino di Milano di Forza Italia.
La segretaria del Pd, durante il seminario dei deputati dem a Gubbio, aveva chiesto di evitare l’invio di armi verso il Medioriente e a Israele per non rischiare che venissero usate per crimini di guerra. "Su questo punto la decisione è stata presa, e lo abbiamo detto in Parlamento", ha sottolineato Tajani.
"L’Italia ha interrotto dall’inizio della guerra di Gaza l’invio di qualsiasi tipo di armi a Israele. È tutto bloccato. Il periodo in cui sono state inviate più armi a Israele è stato durante il governo Conte. Ma da quando sono iniziate le ostilità abbiamo sospeso tutti gli invii di sistemi d’arma o materiale militare di qualsiasi tipo. E quindi Schlein parla di cose che non esistono. È pura propaganda", attacca il responsabile della Farnesina. Che insiste: "Al Partito democratico dovrebbero essere meglio informati", aveva già spiegato Tajani in una precedente intervista a Qn in cui parlava di Gaza affermando che "bisogna concludere la guerra e creare un’amministrazione temporanea sotto l’egida delle Nazioni Unite", una missione che "dovrebbe essere guidata da un Paese arabo".
Quindi aveva annunciato, rispetto all’escalation nel Mar Rosso: "Lunedì (22 gennaio, ndr) mi incontrerò a Bruxelles con i ministri degli Esteri dell’Unione europea. Il governo è unito nel difendere l’interesse nazionale e l’obiettivo è unire i Paesi europei sulla nostra proposta di creare una nuova missione marittima europea" per "proteggere la libertà di navigazione e il traffico marittimo essenziale per i nostri porti e il nostro export".