Il retroscena

Elly Schlein a Gubbio, il disastro su Gaza: Pd e governo in rivolta

Elly Schlein a Gubbio insiste per un "cessate il fuoco immediato" in Medioriente e prende una posizione netta sulle armi inviate a Israele. Dichiarazioni, quelle della segretaria del Pd che spostano a sinistra la linea del partito, la avvicinano alle posizioni di Giuseppe Conte e scatenano i malumori dei riformisti. Sono pochi e freddi infatti gli applausi dalla platea.

"Dobbiamo porci la questione di evitare di alimentare questi conflitti, di evitare l'invio di armi e l’esportazione di armi verso i conflitti, verso il conflitto in Medio Oriente, in particolare in questo caso a Israele", scandisce Elly Schlein. Che prosegue: "Non si può rischiare che vengano utilizzate per commettere quelli che si possano configurare come crimini di guerra". 

 

 

Quanto al conflitto in Ucraina, assicura Elly Schlein,"non deve esserci e non c’è nessuna ambiguità" nel Pd sul sostegno a Kiev

Parole che scatenano anche la reazione stizzita di Italia Viva e Fratelli d'Italia. "Ambiguità inaccettabile: forse la segretaria ha dimenticato di essere a capo di quello che un tempo era un grande partito riformista e atlantista e ha confuso il Pd con un’assemblea di un centro sociale occupato", commenta Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Iv. "Schlein dimentica il terrorismo di Hamas, dimentica le donne violentate e gli ostaggi se attacca così verticalmente Israele? Per il resto, il suo discorso fa impressione: sembra fermo a prima della caduta del muro di Berlino nonostante Schlein, quando il muro è caduto, avesse pochi anni di vita", conclude Paita.

 

 

"Sembrano negare gli atti di inaudita violenza perpetrati da Hamas", sostiene il gruppo di FdI alla Camera. Parole "non solo inaccettabili, ma indiscutibilmente vergognose. Un giudizio, quello espresso da Schlein, antistorico e anti-occidentale che conferma la sua attitudine a sposare le tesi di una sinistra estrema oramai ridotta al lumicino. Un conflitto come quello che sta martoriando il Medio Oriente non può in alcun modo essere trattato con tale approssimazione".