Esponenti dem
Moretti e Annibali, convegno anti-violenza? Scivolone e imbarazzo sul conduttore
Nel mirino di Selvaggia Lucarelli è entrato pure Daniele Dal Moro, il concorrente veronese della scorsa edizione del Grande Fratello cacciato dalla casa televisiva per alcuni episodi ritenuti violenti, quando il Gf prendeva provvedimenti di fronte ad atteggiamenti aggressivi, maschilisti e di bullismo, non come quest’anno che sembra non vedere ciò che accade all’interno. E non squalifica nessuno, invece ce ne sarebbero di concorrenti da far uscire di corsa, come denunciano i social. Torniamo a Dal Moro che è apparso in versione conduttore di una serata benefica a Fumane in memoria di Chiara Ugolini e contro la violenza sulle donne.
A sollevare il caso sulla scelta inopportuna per i trascorsi di Dal Moro è stata proprio la Lucarelli con un post.
«Non ho capito se è uno scherzo», ha scritto l’opinionista su X citando e documentando con video «atteggiamenti collerici e insulti omofobi» di Dal Moro. Una bufera che ha colto di sorpresa Mario Bellorti, uno degli organizzatori dell’incontro in programma il prossimo 20 gennaio, nel teatro di Fumane e con il patrocinio del Comune. «Non guardo il Gf e seguo poco anche i social. L’intento della serata è chiaro, come pure è dimostrato nei fatti il mio impegno contro i femminicidi soprattutto dopo l’omicidio di Chiara», commenta Bellorti, amico della famiglia Ugolini, da mesi al lavoro per far arrivare in Valpolicella, nel paese in cui era cresciuta la giovane assassinata a Calmasino dal vicino di casa il 5 settembre 2021, testimonial e politici impegnati contro la violenza di genere come Alessandra Moretti e Lucia Annibali. «Questa polemica mi rammarica», continua Bellorti. «Vorrei che si parlasse dello scopo della serata e non che si aizzasse lo scontro per la scelta di Dal Moro, che comunque a questo punto non sarà più il conduttore della serata». Intanto il diretto interessato replica su Threads: «Lucarelli sai perché chiamano quelli come me a condurre e non quelle come te... Perché tu gratis non ci vai, nemmeno per beneficenza».