Lazio, scontro in Regione tra maggioranza e Pd: "Dimenticano di aver governato 10 anni"

Volano stracci tra maggioranza e opposizione alla Regione Lazio. Al centro la gestione sanitaria locale. Il Partito democratico – che con Nicola Zingaretti ha gestito per lustri la Pisana - oggi passato da solo qualche mese sul banco dell’opposizione accusa l’attuale presidenza di ritardi e inefficienze. Eppure a stretto giro arriva la replica dei vertici di maggioranza: "Come spesso accade il Pd dimentica di aver governato il Lazio, anno nuovo ma vecchio stile. Infatti hanno governato la sanità per ben 10 anni ma sembrano recitare la drammatica metafora dei sei personaggi in cerca di autore. Stanno girando grottescamente i pronto soccorso di Roma e del Lazio per denunciare quello che è il risultato del loro malgoverno. E lo capisco, la base li vuole in prima linea e loro recitano la parte dell'opposizione, quando dovrebbero recitare, nei migliore dei casi, un mea culpa e magari fare il tour a chiedere scusa per il profondo rosso lasciato a noi in eredità”, scandisce Orlando Angelo Tripodi, vice presidente della commissione Sanità e presidente del gruppo misto al Consiglio regionale del Lazio.

E ancora: "La sanità è stata gestita in modo disastroso, questo lo ha certificato la Corte dei Conti, ma ora fingono stupore, direi imbarazzante se non fosse ridicolo. Dimenticano sempre di aver governato 10 anni, ma capisco anche che devono rispondere al loro elettorato deluso, non gli rimane che ululare alla luna e glielo lasceremo fare, mentre provvedimento su provvedimento continueremo a dare risposte ai cittadini".

A quel punto la sinistra insiste sul blocco delle ambulanze e punta il dito sulle operazioni rimandate, i pronto soccorso intasati e posti letto bloccati dai pazienti Covid. Così come sintetizzano i consiglieri regionali del Pd Massimiliano Valeriani ed Emanuela Droghei, che ieri mattina hanno effettuato un sopralluogo al policlinico Umberto I e al Sant'Andrea. E ora assicurano che chiederanno l'audizione del presidente Francesco Rocca in Commissione.