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Atreju, Meloni si commuove dopo l'inno di Mameli
L'inno di Mameli, Giorgia Meloni indossa la felpa blu elettrico con la scritta ’volontario' stampata dietro, tra decine e decine di giovani di Fdi, in prima linea nell’organizzazione di Atreju. Ne bacia alcuni, dispensa sorrisi a tutti e si commuove, tra i ragazzi di Fdi. Si chiude così la kermesse di Fratelli d’Italia a Castel Sant’Angelo. Un gesto, quello del premier, che testimonia la sua vicinanza a tutti i volontari che hanno lavorato a questa kermesse per diversi giorni.
"Grazie a tutti quelli che si sono fatti il mazzo a via della Scrofa" per la kermesse di Atreju, "compresa Arianna". Così la premier Giorgia Meloni, che parla di un’edizione "senza precedenti, migliore di quando la organizzavo io", ha affermato il premier chiudendo il suo intervento. Ma c'è un passaggio del suo discorso che forse più di ogni altro testimonia e rappresenta la visione politica del premier in una lotta contro tutto e tutti: "Spesso mi dicono 'non mollare'. Io non sono il genere di politico che s'inchioda alla poltrona, me ne sarò andata molto prima che gli italiani dovessero invitarmi a farlo. Ma non saranno gli attacchi personali e la cattiveria di chi non accetta che siamo meschini come loro a farmi mollare. Io sono molto più resistente di quanto i miei avversari si aspettino, vedremo chi arriverà alla fine. Solo gli italiani possono deciderlo. Finché ci siete voi, il popolo italiano, non c'è verso di liberarsi di me. Non lasciatemi sola. In vita mia non sono scappata mai e non intendo farlo ora". Parole queste che hanno emozionato e non poco la platea che si è sciolta in un lunghissimo applauso.