L'ingegnere
Carlo De Benedetti spiazzante: "Chi scelgo tra Meloni e Conte"
"Scelta dolorosa, ma tra Giorgia Meloni e Giuseppe Conte sceglierei Meloni": a dirlo Carlo De Benedetti, intervistato da Salvatore Merlo sul Foglio. Pur non avendo un giudizio positivo della presidente del Consiglio, l'ingegnere la preferisce comunque al leader del Movimento 5 Stelle: "Ma certo. Conte o comanda lui o contribuisce allo sfascio del Pd. Ed è un camaleonte capace di tutto". De Benedetti, quindi, ha rincarato la dose: "Il fatto che Meloni sia meglio degli altri le dà la misura di quanto mi dispiacciano gli altri".
Nonostante questo, comunque, l'ex amministratore delegato della Fiat non ha risparmiato critiche alla premier. Anzi. "Io di Meloni penso malissimo, ripeto. Certo, ha capito come si sta a tavola, è vero. Si è inginocchiata all’America, sì. Ha capito che per governare devi essere atlantista, occidentalista ed europeista, va bene. Ha pure preso una posizione giusta sull’Ucraina. Ma non mi fido", ha detto. Poi, al termine dell'invettiva, il solito ritornello sulla nostalgia dell'esecutivo per un determinato periodo storico: "Glielo dico chiaro, io nel partito di Meloni ci vedo residui di destra fascista. Sarò esagerato, ma la penso così”.
Non negando la sua esagerazione, l'ingegnere ha spiegato: "Sono disposto ad ammettere di avere un pregiudizio psicologico, quasi prepolitico, ma non posso nasconderlo. Per me resta insuperabile il ricordo della mia fuga in Svizzera quando ero bambino durante la guerra e dopo le leggi razziali. Non riesco a non pensare ai miei cugini massacrati a Mauthausen. Sono fatti che ti restano addosso. Ce li ho scritti sulla pelle. Dunque sono drasticamente contro la destra post fascista, lo ammetto. Per me quel periodo della vita è stato la dimostrazione che esiste il regno del male”.