Riflessioni
Covid, Giorgia Meloni: "Giulia Cecchettin? Quello che non abbiamo considerato"
Il caso di Giulia Cecchettin ha scosso le coscienze di un intero paese. Ieri, martedì 6 dicembre, i funerali della ragazza uccisa da Filippo Turetta a Padova, in una Basilica gremita, sia all'interno sia all'esterno. Un enorme abbraccio a Giulia, massacrata a 22 anni dal suo ex che non voleva rassegnarsi alla fine della storia. Una vicenda terribile, che ormai da settimane riempie il dibattito politico e mediatico.
E all'indomani dell'ultimo saluto a Giulia, ecco le considerazioni di Giorgia Meloni, il premier che ha detto la sua in una lunga intervista concessa a Rtl 102.5, al programma Non Stop News. Il presidente del Consiglio riflette su un aspetto della vicenda, ossia la pandemia, il coronavirus. E riflette sulle conseguenze che il Covid può avere avuto anche su questo efferato omicidio.
"Non abbiamo capito abbastanza l'impatto del Covid sulla socialità dei giovani, di quello che passa con rapidità sui telefonini, sui social", riflette Meloni spendendosi sul caso di Giulia Cecchettin.
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Dunque, il premier e leader di Fratelli d'Italia aggiunge riferendosi al funerale: "La giornata di ieri, nella tragedia può rappresentare una svolta". E ancora: "Le leggi, gli strumenti per difendere le donne ci sono. Noi siamo libere, non è normale aver paura di un uomo che dice di amarti. Chiamate il 1522 se avete paura, qualcuno vi può aiutare", conclude Giorgia Meloni.