Destra e sinistra
Alemanno e Rizzo, crolla tutto? Girano brutte voci sulla "coppia impossibile"
Non un partito, non un movimento, non una lista per le europee. È già finito in una giornata quello che sembrava il partito rossonero di Gianni Alemanno e Marco Rizzo? Sia chiaro, dipendesse da solo loro due, il patto sarebbe già stretto e sigillato. Ma la strana coppia della politica ha da fare i conti anche con le rispettive basi elettorali e forse emerge qualche difficoltà. Lo si intuisce da una giornata abbastanza movimentata. Tra interviste ai quotidiani e presenze su RadioUno – prima a Il Rosso e il Nero e poi a Un Giorno da Pecora – ci sono stati toni decisamente cauti, che lasciano trapelare non pochi dubbi.
E c’è chi si avventura a domandarsi chi sarà il primo che dovrà scaricare l’altro. Il che rischia di smontare ogni illusione. Però la battaglia la vogliono condurre. Sul fronte interno contro Meloni e Schlein da una parte e dall’altra; sul fronte internazionale contro la Nato, l’Unione Europea e chi più ne ha più ne metta, compresi Ucraina e Israele. Ma ci sta che possa manifestarsi qualche segnale di politica “contro”, anche se il progetto non è ancora chiaro. Certo è che c’è curiosità attorno alle mosse di Alemanno e Rizzo. Del resto è lo stesso ex sindaco di Roma a creare attenzione convocando una conferenza stampa per lunedì prossimo, come portavoce di quello che ha battezzato come Forum per l’indipendenza nazionale. Con vari temi al centro dell’iniziativa: le recenti sentenze sui danni da uranio impoverito (un argomento caro al generale Vannacci, e chissà se ci sarà pure lui); poi, la fondazione del nuovo movimento politico che vuole creare per ora con i suoi e non ancora con Rizzo e compagni. E in proposito, l’invito all’incontro con i cronisti, recita che sarà l’occasione di chiarire «gli equivoci sorti attorno al programma dell’iniziativa». Che probabilmente sono proprio quelli sorti tra i sognatori del patto Alemanno-Rizzo.
Alle domande entrambi hanno risposto prendendola un po’ alla lontana: Io e Rizzo insieme alle Europee? «Ognuno va per la propria strada, cerchiamo di raccogliere ciascuno nei propri ambienti, poi se ci sono battaglie comuni da fare si fanno». A dirlo, in entrambe le trasmissioni radiofoniche della Rai, è Gianni Alemanno, in collegamento con la trasmissione insieme a Rizzo. È da escludere che facciate un partito insieme? «Diciamola così: io stringo la mano ad Alemanno perché è contro la guerra, poi non è che ogni volta che ho stretto la mano ad una ragazza poi mi sono sempre sposato...», ha risposto invece Rizzo. Insomma, molta prudenza, non è detto che alla fine ci si arrivi davvero.
Li ha intervistati anche il Fatto quotidiano, ma pure lì emergono diversi nodi da sciogliere. Per l’ex sindaco di Roma, «non nasce nulla con Rizzo, è solo un incontro», riferendosi alla tavola rotonda che si terrà a Roma, al Midas, il 26 novembre, all’origine delle curiosità su un’alleanza che non si capisce se ci sarà per davvero. «Noi del Forum creiamo una realtà nostra, ma sarà aperta a un confronto e a una collaborazione trasversale, al di là di destra e sinistra, fuori da ogni settarismo. Non ci sentiamo vincolati all’appartenenza nel centrodestra». Nemmeno Rizzo avalla la lettura che va per la maggiore. È vero che si allea col “fascista” Gianni Alemanno? «No. Vado a una tavola rotonda. Il mio progetto si chiama “Democrazia Sovrana Popolare”, quello di Alemanno si chiama Indipendenza e non so cos’altro. Non è che mi sia sposato tutte le volte che ho stretto la mano a una ragazza». Insomma, sentendo o leggendo i due protagonisti, i dubbi rischiano di moltiplicarsi. Partire temendo di aver fatto il passo più lungo della gamba potrebbe apparire controproducente. Ma sono loro che devono chiarire all’opinione pubblica che cosa vogliono realmente fare.
Leggi anche: La farsa del partito di Rizzo e Alemanno