Disco rotto
Sciopero, Landini insulta dal palco il governo: "Attacco alla democrazia"
Alla fine la pagliacciata di Landini è andata in scena. Lo sciopero di 4 ore voluto da Cgil e Uil è diventato un attacco senza se e senza ma al governo e a Giorgia Meloni. E il segretario della Cgil ha gettato la maschera parlando dal pulpito della manifestazione organizzata a Roma insieme alla Uil, accolto dalle grida della folla riunita a Piazza del Popolo. "Questa giornata è la risposta più bella, più forte, intelligente e ferma che potevamo dare a chi ha pensato di precettare e mettere in discussione il diritto di sciopero. Questo è un vero e proprio attacco alla democrazia", ha affermato Landini.
E ancora: "Questa giornata è la risposta più bella, più forte, intelligente e ferma che potevamo dare a chi ha pensato di precettare e mettere in discussione il diritto di sciopero. Questo è un vero e proprio attacco alla democrazia". Ma Landini non molla e annuncia proprio dalla piazza il ricorso contro la precettazione disposta dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: "Questo è un vero e proprio attacco alla democrazia. Mette in diritto di sciopero, non mette in discussione Landini o Bombardieri ma il diritto dei cittadini inserito nella Costituzione. Quando limiti questo diritto, stai limitando la libertà delle persone. Impugneremo nelle sedi opportune questa precettazione". E sono durissime anche le parole del segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri: "Piazza del Popolo è risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale".
E ancora: "Se volete sindacati silenziosi, avete sbagliato indirizzo. Le persone che sono qui non si piegano, non hanno paura. Dite la verità, la busta paga di dicembre sarà uguale, l’inflazione ha mangiato il potere d’acquisto di salari e pensioni". Parole di fuoco che di certo non stemperano la tensione tra le parti sociali e il governo. Ma lo sciopero di 4 ore ha il sapore della sconfitta. I sindacati hanno perso questo match.