Lavorare, mai

Fratoianni-Bonelli, la proposta per gli scioperi selvaggi

"Siamo qui per annunciare una proposta di legge che prevede la riforma della norma che regola la composizione della commissione di garanzia sugli scioperi": ad annunciarlo Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dell’Alleanza Verdi e Sinistra, parlando con i cronisti in piazza Montecitorio. "Oggi quella commissione è competenza dei due presidenti delle Camere che indicano i componenti - hanno spiegato i due leader - noi proponiamo che i presidenti lo facciano previo un parere vincolante delle commissioni competenti, le commissioni lavoro di Camera e Senato, a maggioranza qualificata".  

Una proposta, quella di Fratoianni e Bonelli, che arriva proprio dopo le polemiche sullo sciopero del 17 novembre precettato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, dopo l'impossibilità di arrivare a un punto di incontro con i sindacati. "E' sotto attacco il diritto costituzionale dei lavoratori e delle lavoratrici, noi pensiamo che la scelta del garante, anticipata dal ministro Salvini, sia una scelta politica e ci pare utile costruire un meccanismo che garantisca a tutti, a prescindere dalla maggioranza di turno, che quella commissione sia una commissione in cui vige il pluralismo e non che risponda alla maggioranza di governo che ciclicamente si insedia Palazzo Chigi", ha sottolineato Fratoianni.

 

 

 

Nel mirino ci è poi finito proprio il titolare del dicastero dei Trasporti: "Autorevoli esponenti del governo a cominciare da Salvini hanno giocato un ruolo pesantemente politico contro i sindacati e i lavoratori, addirittura ieri Salvini ha detto ’non abbiamo bisogno di scioperi'. Vorrei ricordare a Salvini che non è il governo a decidere se si ha bisogno o meno di uno sciopero e che lo sciopero non è una concessione del governo ma un diritto fondamentale". E Bonelli ha aggiunto: "Quando ci sono delle commissioni che devono decidere sulle regole della nostra democrazia, deve esserci massima terzietà e garanzia del rispetto delle regole, ecco perché presentiamo questa proposta di legge. Quello che ha fatto Salvini è inaccettabile perché ha toccato punti delicati della nostra democrazia anticipando il parere della commissione di garanzia".