Polveri bagnate

Premierato, il sondaggio della Ghisleri smentisce Schlein

Alessandra Ghisleri ha indirettamente smentito Elly Schlein, prima ancora che quest’ultima intervenisse a In Onda, il programma di approfondimento di La7. La segretaria del Pd si è espressa sul via libera arrivato in Consiglio dei ministri al premierato: “Facciamoci qualche domanda se non esiste in altri Paesi. È un sistema che sradica gli equilibri del potere, una riforma che indebolisce le prerogative del Presidente della Repubblica”. D’altronde i dem come potevano mai essere d’accordo con una riforma di questo tipo, considerando che negli ultimi tempi hanno sempre perso le elezioni e si sono ritrovati al governo soltanto per vie traverse. 

I sondaggi condotti dalla Ghisleri smentiscono la Schlein: pur non essendo un tema di interesse primario, per gli italiani il premierato è una buona soluzione. Il 45 per cento dice sì all'elezione diretta del premier. Mentre un 43 per cento si dice contrario. “Ciò che piace di più - ha scritto la direttrice di Euromedia Research su La Stampa - è sicuramente lo scioglimento delle Camere in caso di mancanza di fiducia del Parlamento al premier eletto, evitando così governi di passaggio e di ‘curiose’ alleanze come quelle a cui abbiamo assistito in passato. Il 43,4% esprime un giudizio favorevole alla possibilità che il capo dello Stato assegni un nuovo incarico solo allo stesso premier eletto alle urne o a un parlamentare della maggioranza che ne attui il programma votato dagli elettori, per ostacolare possibili ribaltoni”.

 

 

“Anche lo stop - ha proseguito la Ghisleri - alla nomina di nuovi senatori a vita da parte del presidente della Repubblica trova un 40,7% di sostenitori. Ciò che invece spacca nettamente l'opinione pubblica è l'elezione diretta del premier (39,2% a favore e 38,6% contrari). Sicuramente il modello ‘Sindaco d’Italia' piace perché offre la possibilità al cittadino di scegliere direttamente il suo leader, offrendo anche maggiori garanzie alla formula di governo. Di contro questa nuova norma potrebbe limitare i poteri dell'arbitro super partes, il presidente della Repubblica, cambiando gli equilibri della nostra Costituzione”.