Esplode il caso
Rinaldo Melucci, il sindaco di Taranto molla il Pd: "Restiamo increduli"
Il Pd perde ancora pezzi. Dopo le fuoriuscite di qualche tempo fa, riprende il fiume degli addii al Nazareno. Questa volta a lasciare il partito è il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. A darne notizie è stato il segretario regionale del Pd Puglia, Domenico De Santis: "Siamo sinceramente sorpresi dalla decisione di Rinaldo Melucci. Ci auguriamo che la ricerca di nuove motivazioni politiche non lo distolgano dal lavoro di sindaco".
Poi i toni si fanno molto più duri: "Restiamo increduli - rimarca - di fronte alle sue dichiarazioni. Il Pd un’ora dopo la caduta della sua amministrazione, a valle della raccolta firme, era al fianco di Melucci chiedendo la sua ricandidatura, come è stato al suo fianco durante la prima e seconda campagna elettorale. Con tutti i nostri amministratori lo abbiamo eletto Presidente della Provincia. Abbiamo dimostrato la nostra lealtà che oggi viene ripagata con l’ingratitudine. Prendiamo atto che cerca nuove motivazioni, ma un Sindaco e Presidente della Provincia deve trovare le motivazioni ogni giorno nella sua opera di governo e a noi questo interessa. Sulla decarbonizzazione, sui Giochi del Meditteraneo e sulla tutela dell’ambiente non faremo nessun passo indietro".
"I problemi della città di Taranto sono tanti - conclude De Santis - legati a filo doppio alla vicenda, dalle evidenti implicazioni nazionali, dell’ex Ilva. Sulla riconversione dello stabilimento siderurgico, in direzione della decarbonizzazione, sulla tutela dei posti di lavoro, sul progetto di rinascita della città, il lavoro del Pd, regionale e nazionale, non è mai venuto meno come testimoniano le prese di posizione e gli atti parlamentari depositati". Insomma c'è un'altra grana per la Schlein.