La deputata
Marta Fascina torna in Parlamento e smonta le balle sullo sfratto: "Sorrido"
"Continuerò a svolgere il mandato parlamentare che mi hanno conferito i cittadini; la mia assenza è stata motivata da una sofferenza indescrivibile": Marta Fascina parla dopo la morte di Silvio Berlusconi, e lo fa in un'intervista per il libro di Bruno Vespa, "Il rancore e la speranza", in uscita a novembre. Riferendosi al suo lavoro in Parlamento, la deputata ha spiegato di non avere intenzione di lasciare il suo posto: "Sono un deputato alla seconda legislatura. Come ho sempre detto, seguo e faccio politica fin da adolescente".
Su un suo possibile ruolo in Forza Italia, Fascina invece ha detto: "Non ho mai chiesto né aspirato a incarichi di partito. Dunque no, al momento non immagino particolari ruoli per me". Poi, riferendosi ai rumors secondo cui sarebbe stata sfrattata da Villa San Martino, la residenza storica di Berlusconi, la Fascina ha rivelato: "Ammetto che sorrido, anche se è una cosa che mi risulta difficile in questo momento, quando leggo fantasiosi articoli di stampa. La categorica smentita della famiglia Berlusconi vale più di qualsiasi infondato pettegolezzo".
Infine la deputata ha parlato degli ultimi istanti di vita del Cav: "Silvio Berlusconi ha lavorato sino a poche ore prima di raggiungere la casa del Signore. Leggeva giornali, scriveva appunti, ragionava di politica interna ed internazionale e di aziende, telefonava ad amici, politici, collaboratori. Fino agli ultimi istanti è rimasto pienamente lucido ed operativo. Aveva deciso di candidarsi alle prossime elezioni europee, in tutte le circoscrizioni. Questo la dice lunga sulla tempra di un uomo straordinario e sul suo ineguagliabile attaccamento alla vita".
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