Sondaggio, chi sono i ministri più amati del governo Meloni

A un anno dall’insediamento del governo Meloni è tempo di bilanci. Soprattutto sull’operato dei singoli ministri, ciascuno alle prese con specifiche difficoltà da risolvere. E in questo senso non è un caso che tra i ministri più apprezzati ci sia il titolare del Tesoro. La complicata congiuntura internazionale da gestire, unita alla corsa dell’inflazione e ai rialzi dei tassi della Banca centrale europea, sembrano premiare l’approccio oculato e prudente di Giancarlo Giorgetti.

È lui infatti il ministro più apprezzato dagli italiani. Con il 37% del gradimento, il titolare dell’Economia si aggiudica il primo posto nella classifica stilata dall’Istituto Piepoli. Ma nella top 10 rientra anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Il medico, specializzato in medicina nucleare e dal 2019 rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, raccoglie ben il 33% dei consensi, collocandosi al quarto posto della classifica.

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Sul podio della graduatoria, subito dopo Giorgetti, si trovano il ministro della Difesa, Guido Crosetto (35% dei voti) e quello degli Esteri, Antonio Tajani (34%). Il segretario di Forza Italia, nonché vicepremier, si piazza così al terzo posto a pari merito con il guardasigilli Carlo Nordio (34%). Dopo di lui c’è appunto Schillaci, insieme a Marina Elvira Calderone (Lavoro), Alessandra Locatelli (Disabilità), Gennaro Sangiuliano e Annamaria Bernini (Università e Ricerca), tutti con il 33% del gradimento. Al decimo posto si colloca invece il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

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Risultati parzialmente diversi emergono da un sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky Tg24. Secondo la recente rilevazione, il ministro che raccoglie maggiori consensi è Tajani (34%), subito dopo la premier Giorgia Meloni (35%). Seguono, a pari merito con il 33%, Giorgetti e Crosetto. Entrambi vantano un notevole distacco con il quarto in classifica, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ottiene un gradimento del 25%. Poco sotto si trovano invece Giuseppe Valditara (Istruzione), Sangiuliano e Nordio, tutti e tre con il 24%.