Troppi distinguo
Nicola Fratoianni, "Gaza e Israele? Frutto della nostra ignavia". Una imbarazzante omissione
Israele sotto attacco, con l'invasione dei miliziani di Hamas. Dunque la durissima risposta, i raid aerei su Gaza. È guerra. Un bagno di sangue. Ostaggi israeliani in mano ai miliziani arabi che, con tutta probabilità, verranno utilizzati come scudi umani contro i prossimi attacchi di Tel Aviv. Il caos, insomma, è totale.
E su quanto sta accadendo, ecco arrivare le parole di Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, il quale premette: "Le immagini che arrivano da Israele e dalla Striscia di Gaza sono terribili e angoscianti. Ogni volta che si prendono di mira i civili la nostra condanna non può che essere ferma, come per l'attacco di Hamas di questa mattina. Quello che sta accadendo in queste ore in Israele e nella Striscia di Gaza è, purtroppo, ancora una volta frutto della nostra ignavia. Quella di una comunità internazionale che da troppo tempo ha scelto di voltarsi dall'altra parte rispetto al conflitto israelo-palestinese".
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Già, Fratoianni non cita l'invasione di Israele, non si spende in riferimenti a chi ha iniziato l'attacco. Una "omissione" dall'elevatissimo peso specifico. Tant'è, a stretto giro aggiunge: "La violazione sistematica della legalità internazionale, delle numerose risoluzioni dell'Onu e l'assenza di una qualsiasi prospettiva di pace credibile alimentano estremismo e violenza. Per questo, auspicando che le armi si fermino al più presto, occorre rilanciare una iniziativa in grado di costruire una pace duratura, nel rispetto dei diritti del popolo Palestinese e della sicurezza di Israele. La comunità internazionale - conclude il leader di Sinistra Italiana - non può essere spettatrice passiva di fronte alla tragedia che si sta consumando in queste ore". Molti, tanti, troppi distinguo nelle parole di Fratoianni. E una vergognosa omissione.