L'eurodeputato ferito
Qatargate, Cozzolino travolge il Pd: “Disumano e indecente, come mi ha trattato”
Andrea Cozzolino ha trascorso quattro mesi ai domiciliari per via del Qatargate. Intervistato dal Corriere della Sera, l’eurodeputato del Pd ha ripercorso la vicenda giudiziaria e ha accusato il partito di non averlo protetto. Anzi, lo ha sospeso appena tre giorni dopo la notizia di un suo possibile coinvolgimento nello scandalo che ha fatto scosso il Parlamento europeo. “Me lo hanno comunicato via stampa e senza che avessi ricevuto un avviso di garanzia”, ha dichiarato Cozzolino.
“Mi attendevo più rispetto - ha aggiunto - per un parlamentare che ha sempre svolto la sua attività con disciplina ed onore. È stato disumano, indecente”. A distanza di oltre 9 mesi dall’inizio del Qatargate, l’eurodeputato non ha ancora chiaro di cosa gli sia contestato, al di là di una generica accusa di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. “Sembrava dovesse crollare il Parlamento europeo - ha sottolineato - con decine di parlamentari coinvolti, grandi flussi finanziari… e poi? Tutto si è ridotto a poche persone, che pure a voler credere alle accuse, che ad oggi sono senza riscontri, non avrebbero avuto la benché minima possibilità di influenzare le attività parlamentari”.
Nel corso dell’intervista Cozzolino ha ripercorso anche i quattro mesi di domiciliari: “Sono stati momenti molto delicati. Vengo da una famiglia di origini molto umili legata alla storia della sinistra napoletana, mia nonna è stata medaglia d’oro della resistenza, mio padre un grande dirigente di Cgil e Pci. Mi ha devastato la sola idea di fare ombra a quella storia”.