Onestà

Napolitano, il figlio Giulio ai funerali: "Ha sostenuto anche cause sbagliate"

C'è anche un riconoscimento degli errori del padre nel discorso di Giulio Napolitano durante la cerimonia per i funerali di Stato del presidente emerito nell'Aula della Camera. "Viviamo questo momento in spirito di unita e condivisione", ha premesso ringraziando le autorità presenti e i cittadini che nei giorni scorsi hanno visitato la Camera ardente. Giorgio Napolitano "ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate, riconoscendo poi i suoi errori", ha sottolineato il figlio Giulio, ripercorrendo l'impegno politico e istituzionale del padre. Con ogni probabilità Giulio si è riferito alla repressione sovietica di Budapest quando lo stesso Napolitano chiese l'intervento dei carri armati.  

 

 

I ricordi sono tanti e Napolitano è stato un esempio per i suoi figli. "Mio padre credeva nella lotta politica, nella partecipazione democratica, nel confronto tra idee diverse. Ha sempre sperato e agito per il rinnovamento delle istituzioni", ha aggiunto il figlio del presidente. "Non ricordo un solo giorno che non sia stato di lavoro e il suo lavoro era la politica. La politica era per lui era una cosa seria, un ideale, una missione. Richiedeva decisioni e assunzione di responsabilità", ha spiegato ancora. "Ha sempre guardato alla Costituzione, il suo era un patriottismo costituzionale".

Giorgio Napolitano "non sopportava la demagogia, lo spirito di fazione, la riduzione del confronto politico a urlo e invettiva. La politica" per l'ex presidente della Repubblica "era inscindibile dalla vita privata e familiare, era il nostro orizzonte quotidiano. Ciò non gli impediva di essere un marito e un padre affettuosissimo".

 

 

Giulio ha rivelato che "in un disegno fatto alle elementari nell’ormai lontano 1976 lo ritrassi orgogliosamente con la scritta ’Mio papà è deputato al Parlamento' e lui seduto davanti a una scrivania, così per 50 anni l’ho visto in quella posizione leggere, studiare, scrivere appunti e discorsi, anche quando era al Quirinale".

Durante il suo discorso Giulio Napolitano ha rivolto poi "un deferente ringraziamento a Papa Francesco per le parole e i gesti che ci hanno emozionato". Il Pontefice, infatti, ha fatto visita al presidente emerito alla camera ardente.