Sindacato rosso
Maurizio Landini, la denuncia: "Un piano eversivo per prendersi la sinistra"
Attacca il governo, Maurizio Landini, ma la verità è che il segretario della Cgil ha in cantiere un "progetto eversivo". Il sindacalista rosso, travolto dalle polemiche per il siluramento del suo storico portavoce Massimo Gibelli (a 3 anni dalla pensione, dopo 40 di onorato servizio), risponde a muso duro alla ministra del Lavoro che ha commentato la notizia con un sibillino "Vigileremo".
Landini, spiega Pietro Senaldi su Libero, ha convocato una conferenza stampa per presentarsi come "vittima del governo". In realtà, l'aspirante leader politico della sinistra "ha in testa un progetto eversivo, che fa strame della Costituzione. Il segretario chiede al governo di essere riconosciuto nei fatti, non formalmente, come l’unico interlocutore sindacale, di essere una sorta di Ghino di Tacco, nulla si fa senza passare da lui. Pretende anche di essere considerato dalla maggioranza alla stregua di una forza politica, senza però candidarsi e affrontare il voto".
L'annunciato sciopero generale in autunno contro una manovra di cui nessuno sa ancora i contorni sembra una prova inequivocabile. Peccato che questa posizione egemonica scardini due caposaldi della Carta: "La contrattazione collettiva e la rappresentanza del popolo attraverso il Parlamento".
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