La differenza

Napolitano addio, Meloni: "Cordoglio del governo", il ricordo del centrodestra

Il cordoglio unanime della politica per Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica e primo comunista al Quirinale scomparso venerdì sera alle 19.45 a 98 anni dopo il progressivo deterioramento delle sue condizioni di salute negli ultimi giorni.

Lo piange Sergio Mattarella, suo successore al Colle nel 2015 (e come lui, "costretto" al bis presidenziale), lo piange la premier Giorgia Meloni, gli esponenti del governo e della maggioranza così come ovviamente quelli del centrosinistra, con il Pd suo partito d'estrazione (dopo tutta la trafila dal Pci al Pds e i Ds) in prima fila. Dal centrodestra, considerati i burrascosi rapporti tra "Re Giorgio" e Silvio Berlusconi, una splendida lezione di sensibilità umana e istituzionale con parole che sottolineano il valore politico dell'ex presidente. Un tenore nelle dichiarazioni ufficiali che segna una netta divaricazione rispetto ai commenti spesso sprezzanti piovuti dal mondo del centrosinistra il 12 giugno scorso, giorno della morte del Cavaliere. 

 

 

 

 

MATTARELLA: "PROFONDO DOLORE"  
"Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze". Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all'adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all'impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell'Italia e dell'Europa - prosegue -. Membro del Parlamento Europeo, e Presidente della sua Commissione Affari costituzionali, promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un'Europa sempre più autorevole e unita". "Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera dei Deputati, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società - conclude il capo dello Stato -. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro. La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell'intera nazione".


MELONI: "IL CORDOGLIO DEL GOVERNO"

Il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, esprime cordoglio, a nome del governo italiano, per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, sen. Giorgio Napolitano. Alla famiglia - cosi' una nota - un pensiero e le più sentite condoglianze. 

 

SALVINI: "UN PROTAGONISTA" 

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del presidente emerito, Giorgio Napolitano. "È stato un protagonista della vita politica del Paese. Una preghiera e un pensiero per i suoi cari" dice Salvini. 

 

TAJANI: "PROFONDAMENTE RATTRISTATO"  

"Sono profondamente rattristato per la morte di Giorgio Napolitano. Abbiamo lavorato per anni insieme al Parlamento europeo. Non condividevo le sue idee, ma lo considero un importante protagonista della storia politica italiana. Sono vicino alla sua famiglia". Lo scrive su X il vicepremier e ministro Antonio Tajani, leader di Forza Italia.


LA RUSSA: "STRAORDINARIO TESTIMONE" 
"Con la scomparsa del presidente emerito Giorgio Napolitano l'Italia perde uno straordinario testimone della nostra storia repubblicana. Per lui politica, cultura e istituzioni erano vita, passione, ma anche razionalità e coerenza. Quando ero ministro della Difesa aveva stabilito con me, da capo supremo delle forze armate, un forte rapporto di collaborazione e io mai ho celato le mie simpatie personali nei suoi confronti, nonostante avessimo posizioni politiche ben distanti. Al presidente Napolitano, ho sempre riconosciuto la sua puntigliosa attenzione nei confronti delle nostre forze armate, del loro onore, delle loro qualità, della loro necessità di essere considerate uno dei momenti fondamentali della comunità nazionale. Ricordo, inoltre, che la sua parola fu decisiva affinché la celebrazione per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia avvenisse con l'importanza che meritava". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa

 

CROSETTO: "CORDOGLIO DELLA DIFESA"  

"Esprimo il mio profondo cordoglio, quello del Ministero della Difesa e di tutto il personale delle Forze Armate per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica italiana e Senatore a vita Giorgio Napolitano. Desidero estendere le più sentite condoglianze alla sua famiglia e agli affetti più cari". Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota. 

 

GIORGETTI: "DA LUI STIMA E FIDUCIA" 

"Saluto con rispetto e commozione un protagonista della storia politica del nostro Paese, una persona che mi ha dimostrato stima e fiducia in momenti difficili della vita politica italiana. Esprimo condoglianze sentite e sincere ai familiari e alle persone che gli sono state vicine". Così il messaggio di cordoglio del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, che fu nominato nel 2013 proprio dal Presidente Napolitano tra i 10 saggi per elaborare un piano di riforme istituzionali ed economiche. 

 

CALDEROLI: "UN GRANDE AVVERSARIO" 

"Rendo onore ad un grande avversario, con cui però ho anche condiviso amicizia e stima. Esprimo il mio cordoglio per la scomparsa del presidente emerito Giorgio Napolitano e la mia vicinanza alla sua famiglia in questo momento di dolore". Lo afferma il senatore leghista Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. 

 

 

 

DRAGHI: "DIALOGO CON TUTTI"  

"Il presidente Giorgio Napolitano è stato assoluto protagonista della storia italiana ed europea degli ultimi settant'anni. Presidente della Repubblica, presidente della Camera, ministro dell'Interno, ha saputo coniugare il dialogo con tutte le culture politiche con la capacità di agire con saggezza e coraggio, a tutela dei cittadini e della Costituzione". Lo dice l'ex presidente del Consiglio, Mario Draghi. Napolitano, aggiunge, "ha accompagnato l'Italia con la sua visione europeista, ha tenuto ferma la sua collocazione atlantica, ne ha rafforzato il ruolo nel mondo. Nel corso di tutta la sua vita, costante, profondamente sentito è stato il suo impegno per il Mezzogiorno e per il rinnovamento delle istituzioni, che ha dato alla sua difesa dell'unità d'Italia, dei valori repubblicani e costituzionali la concretezza dell'azione politica. Gli sono personalmente grato per gli scambi che abbiamo avuto, ricchi della sua esperienza e del suo affetto, e porgo le più sentite condoglianze alla moglie Clio, ai figli Giovanni e Giulio e a tutti i suoi cari". 

 

PRODI: "SALDO EUROPEISTA"  

"La notizia della morte di Giorgio Napolitano mi addolora profondamente. Con la sua scomparsa il Paese perde un testimone prezioso della nostra storia". A dirlo è Romano Prodi. "Ha saputo sempre rappresentare la nazione - riprende - con autorevolezza come dirigente di partito, deputato e senatore prima e poi come presidente della Camera, parlamentare europeo, ministro dell'Interno e per due volte Presidente della Repubblica. Il suo attaccamento alle istituzioni e la fedeltà al dettato costituzionale sono state una costante della sua vita pubblica condotta con rigore e saggezza. E' stato un preziosissimo collaboratore come ministro dell'Interno durante il mio primo governo e l'autorevole punto di riferimento, come Presidente della Repubblica, nel secondo". "Voglio ricordare la sua determinazione nei confronti della necessita' di mantenere un costante dialogo con l'Occidente, la sua salda ispirazione europeista, così come la sua apertura al riformismo. Il mio pensiero commosso - conclude l'ex presidente del Consiglio - e' in queste ore rivolto alla moglie, ai suoi figli e a tutti coloro che gli hanno voluto bene". 

 

SCHLEIN: "PERDIAMO UN PROTAGONISTA" 

"Addio al presidente Giorgio Napolitano. Perdiamo un protagonista della storia del nostro Paese, che dal Colle l'ha guidato a lungo in momenti difficili. La sua visione e la sua fervida convinzione europeista hanno contribuito a segnare la vocazione all'apertura e alla cooperazione dell'Italia, indicando una via di integrazione che va ancora proseguita. Tutta la comunità democratica si stringe affettuosamente alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di doloroso cordoglio" Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein


RENZI: "LA TERRA TI SIA LIEVE" 

"Ho mille ricordi di Giorgio Napolitano. L'emozione del Giuramento al Quirinale, ovviamente. Ma anche la trepidazione della cena la settimana prima, la discussione sui ministri, la perfetta collaborazione istituzionale durante gli anni di Chigi, il bigliettino di Obama, qualche reprimenda prima e dopo, le carte sottolineate, i sorrisi nei giorni della scelta del suo successore, il dolore per quell'assurdo interrogatorio. Ho mille ricordi. Quello più bello, però, è questo. Ester al Quirinale con Agnese. E la dedica di pugno: mano ormai incerta, cuore sempre grande. Grazie per come hai servito le istituzioni, caro Presidente. Che la terra ti sia lieve, caro Giorgio", è il messaggio di Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva. 

 

CALENDA: "UN GRANDE VUOTO" 

"Il Presidente Giorgio Napolitano lascia un grande vuoto nella politica, nella storia italiana e nel ricordo di tutti noi. In un momento di grave crisi istituzionale per il nostro Paese diede esempio di coraggio e rispetto dei valori e dei principi costituzionali. A nome mio e di Azione, esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia". Così Carlo Calenda, leader di Azione.

 

GENTILONI: "UNO STATISTA EUROPEO"  

"Con Giorgio Napolitano se ne va uno statista italiano e europeo. Un uomo di sinistra al servizio delle istituzioni della Repubblica. E' stato un privilegio conoscere da vicino la sua passione politica e il suo rigore intellettuale. Riposa in pace, Presidente, ci mancherai". Lo scrive su X il commissario europeo all'Economia, ed ex premier, Paolo Gentiloni. 

 

CASINI: "SERVITORE DELLO STATO"  

"Se ne è andato oggi un grande italiano che ha servito lo Stato come Presidente della Repubblica in modo encomiabile e che ha attraversato, con decoro e linearità, tutti i passaggi della vita repubblicana, dalla Prima Repubblica ai giorni nostri.Come uomo delle Istituzioni, ha rappresentato tutti e rispettato anche le opinioni più lontane dalle sue.Europeista convinto come pochi altri, ha saputo ancorare l’Italia ai principi dell’atlantismo e del multilateralismo più consapevole.È stato un uomo di sinistra fin dai tempi della sua giovinezza: ma di quella sinistra riformista e innovatrice che non vive e non si crogiola nelle parole d’ordine del passato. È stato innovatore sempre, anche quando il riformismo cozzava contro il dogmatismo ideologico, Napolitano ha resistito anche all’isolamento del PCI, per poi diventare un punto di riferimento assoluto in Italia e in Europa.Infine, vorrei constatarne lo spessore umano, la lealtà e la generosità: doti di cui tanti di noi sono personalmente testimoni”.Lo dice, in una nota, Pier Ferdinando Casini