Corsi e ricorsi
Immigrazione, la profezia di Giulio Andreotti: "Sarà la marcia dei tartari"
L'Italia è alle prese con un'ondata migratoria inarrestabile, drammatica, travolgente. L'hotspot di Lampedusa è al collasso, dunque soltanto per citare due dei fatti degli ultimissimi giorni la rivolta a Porto Empedocle. Tanto, troppo. Anche l'Europa, almeno con Ursula von der Leyen e la sua visita in Sicilia, sembra essersene resa conto. E il premier, Giorgia Meloni, soltanto ieri - lunedì 18 luglio - in CdM ha varato un pacchetto di nuove norme che consentiranno di vagliare le richieste di asilo in maniera esaustiva, prendendosi "tutto il tempo necessario". E ancora, la stretta sui Centri di permanenza per i rimpatri. Un primo passo per contrastare ciò che, per citare un'altra voce, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha paragonato alle invasioni barbariche.
Ed è in questo contesto che, sui social, sta diventando virale alla velocità della luce un vecchio video dal sapore profetico. Protagonista del filmato è l'ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti. Erano le 17 del 30 agosto 1991 e l'allora Senatore a vita della parlava in veste di relatore al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, moderato da Roberto Formigoni.
Nel corso del suo intervento - si parlava proprio di immigrazione - l'uomo simbolo della Dicci spiegava che milioni e milioni di persone avrebbero varcato i confini dell’Europa: "Ci saranno milioni e milioni di persone che sfonderanno i confini dell’Europa. Sarà la marcia dei Tartari se non intensificheremo quello che stiamo facendo, se noi non mettiamo questi paesi in condizione di avere una condizione di vita che sviluppi la loro vocazione artigianale, turistica, industriale”. Un insospettabile, Andreotti. E a 32 anni di distanza, quelle parole, fanno riflettere. E soprattutto dovrebbero far riflettere chi, sinistra in primis, tutt'oggi nega l'emergenza o, peggio, predica la politica dei porti aperti.