Cortocircuito
Elly Schlein sbotta dopo la fuga dal Pd: "Avete sbagliato indirizzo!"
"Forse avevano sbagliato indirizzo". Elly Schlein risponde così, dal palco della Festa del Fatto quotidiano, a chi gli chiede conto dei trenta dirigenti del Pd ligure che hanno annunciato il loro addio per approdare ad Azione e da Carlo Calenda. La segretaria dem sembra far spallucce ma la sua riflessione è sinistramente simile a una boutade, quando invece la situazione al Nazareno è assolutamente grave e seria. "E' sempre un dispiacere quando qualcuno decide di andare via, dopodiché se noi ci rendiamo conto che qualcuno che possa non sentirsi a casa in un Pd che si batte per il salario minimo, per la scuola, per l'ambiente, per i diritti, per il lavoro di qualità, allora forse l'indirizzo era sbagliato prima". La colpa, insomma, è di chi se ne va accusando il partito di una deriva a sinistra.
"Noi abbiamo svolto un congresso dopo una sconfitta molto dura alle elezioni politiche. Molti commentatori parlavano di fine del Pd. Così non è stato perché abbiamo fatto un confronto vero. Questo è il segno di un partito vitale, tutt'altro che morto. Il cambiamento incontra sempre resistenze", prosegue la Schlein, che sottolinea: "C'era una forte spinta dalla base che chiedeva di ritrovare la nostra identità su alcuni temi cruciali, come la giustizia sociale, la salvaguardia dell'ambiente, il lavoro di qualità. Credo che su questi temi si possa stare insieme anche quando si ha un partito che ha diverse sensibilità al suo interno". E con una punta di orgoglio personale rivendica: "Se il Pd avesse fatto tutto bene in questi anni, una come me non avrebbe mai vinto il congresso".
Proprio lo sconfitto di primarie e congresso, il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, in una intervista a Domani rifila un bello schiaffone politico alla sua segretaria, proprio partendo dalla fuga dal Pd: "Sbaglia chi lascia il partito, ma si torni subito a una vocazione maggioritaria. Un Pd piccolo e radicale non serve". "Credo che ci sia bisogno di tutto fuorché di questo. Rispetto le scelte di tutti ma non condivido. Batteremo la destra quando smetteremo di rubarci personale politico e lo zero virgola qualcosa", è poi la stilettata a Calenda. Tuttavia "è essenziale che il Pd recuperi rapidamente la proprio vocazione maggioritaria: abbiamo bisogno di un partito più grande ed espansivo che punti a tornare al governo, non di un partito più piccolo e radicale. Credo che Elly sia la prima a doversi e volersi fare carico di questo".