Terremoto
Elly Schlein, Pd allo sbando: "In 32 lasciano il partito", dove vanno
Il Pd continua a perdere pezzi. In Liguria è scattata la grande fuga dal partito guidato da Elly Schlein. Non solo Pippo Rossetti e Cristina Lodi. Oggi si consuma in Liguria un vero e proprio esodo dal Pd annunciato in un documento sottoscritto da altri 29 iscritti o eletti dem, oltre agli stessi Rossetti e Lodi. Tutti ora passati in Azione. Una decisione maturata dopo la vittoria per la segreteria nazionale di Elly Schlein. A cui è seguita una "trasformazione" che "non ci fa più sentire a casa né ci consente di percorrere una strada che non è la nostra, anzi, ci sembra di poterne rappresentare solo un intralcio e di essere sempre voce dissonante in un partito in cerca di identità", si legge, come riporta Dire, nel documento che annuncia l'addio al Pd. Per i firmatari il Partito democratico ha "consumato lo scopo per cui era nato: fare sintesi e costruire una nuova grande forza politica che riunisse gli storici riformismi italiani.
L’ultimo Congresso nazionale è stato l’epilogo di un percorso nato con la scissione dei compagni di Articolo Uno a cui ha fatto seguito l’uscita del gruppo renziano. "Da tempo- prosegue il documento- lamentiamo che il Pd in cui credevano" gli iscritti, "quello plurale, a Genova e in Liguria ha scelto alleanze e ha espresso posizioni tese a ricondurre il partito a mondi sociali e politici estranei al Pd.
Questa impostazione è causa di allontanamento di iscritte e iscritti, elettrici ed elettori ed ha aumentato la conflittualità interna e ha fatto perdere connessioni con mondi sociali, economici e culturali che non si riconoscono in questo Pd". Dunque, "scegliamo di uscire dal Partito per rispetto della comunità che rappresenta, ma anche in rispetto ai principi e ai valori che sono alla base del nostro impegno politico. È il momento di agire con coraggio e aderire al progetto riformista di Azione con Carlo Calenda". Partito "che non media per forza con il populismo dilagante- è la sferzata-, che sa e vuole mettere al centro la politica del cambiamento, persegue lo sviluppo e il benessere delle persone, insieme alla crescita economica e alla valorizzazione dell’ambiente". Insomma per Elly Schlein c'è una nuova grana. E questa volta a tremare è tutto il partito.