Vergogna
In Onda, Bompiani choc: "Spaccio reato minore", Bocchino la fulmina
Scintille tra Ginevra Bompiani e Italo Bocchino a In Onda. La scrittrice e opinionista contesta le misure che il governo intende varare nel decreto Caivano che approderà in Cdm domani, martedì 7 settembre.
Infatti tra le misure previste c'è una stretta sui siti porno con l'accesso vietato a chi ha meno di 14 anni e arresto ma anche la possibilità di disporre una sorta di Daspo, ossia un allontanamento da determinate aree urbane per appartenenti a baby gang o comunque minori di età compresa tra 14 e 18 anni che si siano macchiati di reati di una certa gravità. Ma a quanto pare per la Bompiani questo decreto e questo governo sono "eccessivamente punitivi verso una certa parte del Paese".
Il decreto prevede anche una stretta sugli arresti per spaccio anche per i minorenni. E la Bompiani tuona: "Non capisco questa stretta, il problema non si risolve così. Poi lo spaccio è un reato minore. Ben diverso dallo stupro". Bocchino salta sulla sedia e risponde a tono alla Bompiani: "Io non direi che lo spaccio è un reato minore, lo spaccio è un reato gravissimo e la droga a volte porta a compiere gesti orribili come quello di Caivano". La Bompiani insiste: "Non è lo stesso reato se paragonato allo stupro o all'omicidio". Un dibattito folle a cui Bocchino pone fine: "Lo spaccio è grave, punto e basta".