Il generale
Vannacci, la rivelazione: "Politica? Sì ma solo se con progetto e strumenti"
"Politica? Io faccio il soldato però sono una persona intelligente per cui non mi precludo nessuna alternativa, politica, industriale, di estrazione mineraria, di pesca...": Roberto Vannacci, il generale finito nella bufera per alcune dichiarazioni contenute nel suo libro "Il Mondo al contrario", lo ha detto in un'intervista al Giornale d'Italia. "Se non dovessi essere più soddisfatto di quello che mi ha soddisfatto fino ad adesso, facendo l'Incursore per 37 anni, perché no, potrei anche cambiare la mia attività, però adesso faccio il soldato", ha poi aggiunto il militare.
Vannacci, però, ha chiarito che "il libro non aveva alcuna finalità politica, lo sottolineo perché poi vengono fuori gli articoli della Fusani che dice che io sto ordendo il complotto con l'aiuto dei servizi segreti russi, aiutati dagli israeliani che sono d'accordo con i pakistani...". Sulla sua eventuale discesa in politica, invece, ha detto: "La politica potrebbe essere una delle tante alternative alle quali non chiudo la porta però è una cosa che potrei considerare". Anche se poi ha aggiunto: "Dovrei valutare se ne fossi in grado. Non mi piacerebbe cominciare un'avventura sapendo che non ho gli strumenti per gestirla".
Sul leader della Lega, che qualche giorno fa lo ha chiamato, il generale ha raccontato: "Ho fatto un'ottima chiacchierata con Salvini e i contenuti non li svelerò neanche sotto tortura". E ancora: "È stato un piacere sapere che c'è qualcuno che si preoccupa di un servitore dello Stato". Mentre sul silenzio di Giorgia Meloni, Vannacci ha detto che la premier "non è tenuta a parlare e non è una cosa che mi riguarda".
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