Luca Zaia e i migranti, "il governo fa l'impossibile. Intervenga l'Europa"

"L'Italia da sola non ce la può fare" a fronteggiare l'immigrazione, con "gli arrivi che probabilmente saliranno ad oltre 200mila". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, a Non stop news su Rtl. Deve scendere in campo l'Europa che "non può considerare il confine di Lampedusa solo italiano".

"Direi che il governo, il ministro Piantedosi, sta facendo il possibile davanti a un flusso che è doppio tra l'altro va riconosciuto alla premier Meloni che ha riattivano i canali diplomatici a livello internazionale in maniera assolutamente ottima - sottolinea il governatore, big della Lega, staccandosi in questo dalla propaganda dei sindaci di centrosinistra che puntano il dito solo su Palazzo Chigi -. Io penso che la vera azione da fare oggi sia in Europa che non può continuare a percepire Lampedusa come confine italiano, è confine europeo. I migranti quando arrivano a Lampedusa, arrivano in Europa. E l'Europa è latitante. Siamo un paese fondatore dell'Europa, siamo dei contribuenti non possiamo accettare che si comporti così". 

"La protesta dei sindaci deve essere rispettata. I sindaci sono coloro che controllano e hanno la responsabilità dei loro territori. Nel mio Veneto, i comuni hanno buon carico, i sindaci hanno ben coscienza di come è il fenomeno", sottolinea Zaia ricordando come il Veneto ospiti già 9mila profughi e accolga 550mila immigrati, pari a una percentuale del 12-13%. "E' impossibile accoglierne altri" ha detto Zaia, per cui i sindaci "hanno ragione a protestare" contro i continui arrivi: perché "la situazione non ha più una sua sostenibilità. Oggi dobbiamo capire che l'Italia non ce la può fare da sola. Tutta l'Africa in Italia non ci sta: non è questione di essere razzisti, è questine di essere obiettivi".