La proposta
Matteo Renzi "ci prova" con Meloni: "Elezione diretta del premier"
Elezione diretta del presidente del Consiglio. A proporla ufficialmente in Senato è il leader di Italia Viva Matteo Renzi che ha presentato in aula una pdl appunto suddivisa in quattro articoli. "Il presidente del Consiglio è eletto contestualmente alle elezioni delle Camere e nomina e revoca i ministri", spiega Renzi. Che prosegue: "Questa pdl a parole ha il consenso di maggioranza e parte delle opposizioni, ma sono 9 mesi che fanno melina. Oggi la consegniamo. Vogliamo stare ad agosto a discuterla? Noi siamo pronti. è parte integrante del programma del terzo polo. Su questo ci siamo impegnati con i nostri concittadini".
Il leader di Italia viva si riferisce infatti alla stessa idea di premierato che ha in mente anche Giorgia Meloni. "A chi dice che appoggiamo il governo dico che siamo gli unici che fanno una opposizione seria e non ideologica, che non portano le badierine in piazza, ma le nostre proposte di legge", ha precisato Renzi.
Che ha parlato anche del caso David Rossi. "Trovo sacrosanto rispettare l'articolo 82 che disciplina le modalità delle Commissioni di inchiesta. Se qualcuno pensa che non servano vada a parlare con i famigliari di David Rossi… Il discorso di Mattarella è stato impeccabile, a chi vuole strumentalizzarlo dico che mai immaginerebbe di interferire in un dibattito parlamentare in corso: condividiamo che la commissione debba avere i limiti previsti dalla Costituzione. Se davanti al Covid nessuno ha voglia di indagare sul perché sono entrati i soldati russi, con quali criteri sono state decise le chiusure".
Infine sulla polemica su Daniela Santanchè, Renzi ha chiarito: "Il ministro Santanché, alla luce delle vicissitudini e dal dibattito parlamentare, deve lasciare il proprio scranno? Noi riteniamo che questo modo di fare inaugurato dal centrodestra contro di noi e dai grillini contro di noi non ci appartiene. Questo non vuol dire che sosteniamo la Santanchè: noi siamo all'opposizione ma non saremo mai coloro che utilizzano le vicende giudiziarie per attaccare, si chiama garantismo. Dopo di ché spetta a ciascuno valutare sulla propria posizione in base all'opportunità".