L'Africa e noi
Meloni al vertice di Roma sui migranti: "Dall'Europa solo lezioni all'Africa"
"E' un grande onore per il governo italiano accogliere a Roma così tante delegazioni del Mediterraneo e non solo". Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni apre così la Conferenza internazionale su migrazione e sviluppo in corso oggi alla Farnesina. "Vi ringrazio, uno a uno, per aver accettato l'invito del governo italiano a partecipare a quest'iniziativa che sia la prima di tante".
Al forum prendono parte i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d'Africa, i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali. Nel dettaglio sono presenti cinque Capi di Stato (Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Mauritania, Libia, Cipro), otto premier (Libia, Etiopia, Egitto, Malta, Giordania, Nigeria, Algeria, Libano), e otto ministri (Arabia Saudita, Marocco, Oman, Kuwait, Turchia, Grecia, Qatar, Bahrein). Presenti i vertici delle Istituzioni europee, a cominciare dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, di Organizzazioni Internazionali, nonché i vertici di numerose Agenzie delle Nazioni Unite. Assente invece il presidente francese Emmanuel Macron.
Proprio all'Eliseo sembra riferirsi indirettamente la Meloni quando parla di un format "aperto", l'inizio di un dialogo per portare "a risultati concreti". "Con la Conferenza di oggi mi auguro che prenda il via il processo di Roma", scandisce, dando di fatto inzio alla prima tappa del tanto atteso "Piano Mattei" italiano per l'Africa, che avrà ripercussioni in tutta l'Europa meridionale e non solo. "Quello che inauguriamo oggi è un dialogo tra pari basato sulla e lealtà e il rispetto. Non può essere un rapporto conflittuale perché i nostri interessi sono comuni molto più di quanto crediamo. So che spesso dall'Occidente sono arrivate lezioni, non una mano", è l'affondo della premier italiana alla Ue, di cui conta di ribaltare linea e politiche a partire dalle elezioni europee del 2024, estromettendo i socialisti dal governo di Bruxelles. "L'immigrazione di massa danneggia tutti. Tutto questo riguarda le persone, al centro dei flussi dei migratori ci sono soprattutto loro: vite, speranze, paure, sofferenze. Usati, sfruttati da organizzazioni criminali che seguono la logica del profitto".
"Italia ed Europa hanno bisogno di immigrazione - conclude la premier italiana - ma non possiamo dare il segnale che verrà premiato chi entra illegalmente. Se da una parte siamo aperti a far entrare persone ma poi non ci occupiamo del destino che avranno nelle nostre nazioni non è solidarietà".