Ex premier

Giuseppe Conte insulta FdI e renziani: "Ridicoli e codardi"

"Cari avversari politici: ma non vi accorgete di essere ridicoli?": Giuseppe Conte torna all'attacco sulla commissione d'inchiesta relativa alla gestione dell'emergenza pandemica. "Come posso essere intimorito da voi se sono entrato a testa alta in tutte le Aule di Tribunale che hanno indagato sulle ragioni delle mie scelte? Come posso essere intimorito da voi se tutti i magistrati che sin qui si sono pronunciati - all'esito di indagini che sono durate anni e hanno acquisito migliaia di documenti e testimonianze - hanno riconosciuto che le decisioni che ho adottato sono state ponderate, ragionevoli e del tutto adeguate all'emergenza affrontata?", ha scritto l'ex premier in un post su Facebook.

 

 

 

Il leader del M5s ha detto anche di non avere paura e poi è ripartito con gli attacchi: "Mi preoccupa fortemente la vostra codardia". Nel mirino di Conte ci è finito soprattutto il partito di Giorgia Meloni ma non solo: "In questi giorni i Fratelli d'Italia e i loro sodali anche renziani, per lavarsi la coscienza, stanno martellando i social e gli organi di stampa con una filastrocca ripetuta a memoria: Conte ha paura della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Covid. In realtà, se c'è qualcuno che ha paura di una Commissione che conduca un'indagine seria e approfondita sul Covid sono loro. Sì, proprio loro". Secondo lui, la maggioranza avrebbe paura di "una Commissione Covid che si occupi anche di come le Regioni - quasi tutte in mano al centrodestra - hanno gestito la pandemia e la sanità territoriale, dagli ambulatori, agli ospedali, alle RSA".

Per Conte ci sarebbe anche la prova di questa paura: "Hanno approvato un perimetro di indagine che tiene rigorosamente fuori la gestione pandemica regionale e tutte le cause delle carenze del servizio sanitario nazionale accumulate negli anni. La prova che noi non abbiamo nessuna paura? Nel fatto che abbiamo subito chiarito alle forze di maggioranza e ai renziani: inseriamo nel perimetro di indagine della Commissione anche le filiere di comando regionali e territoriali, specifichiamo che l'indagine possa estendersi anche alle reali cause che hanno portato a questo sfascio sanitario e anche noi, del M5S, voteremo la legge istitutiva di questa Commissione". 

 

 

 

Infine un passaggio personale: "Io ho conosciuto la paura. Quando ci siamo scoperti indifesi, fragili, con un sistema sanitario a pezzi, con un virus sconosciuto, senza mascherine e respiratori, con decessi che crescevano giorno dopo giorno secondo una curva che pareva inarrestabile, io ho provato, forse per la prima volta nella mia vita, cos'è la paura. Ma l'ho subito ricacciata via perché sapevo che non potevo permettermi di avere paura. Avevo la responsabilità di difendere la mia Patria, in cui ero cresciuto e di cui ero diventato la massima autorità di governo".