Tempesta
Roberto Calderoli, l'accusa: "Dimissioni Lep? Guarda caso tutti di sinistra..."
Il ministro agli Affari Regionali, Roberto Calderoli non è certo il tipo che le manda a dire. Dopo le dimissioni di quattro membri del Comitato per i Lep, il ministro diece la sua. Gi ex presidenti della Corte Costituzionale Amato e Gallo, l'ex presidente del Consiglio di Stato Pajno e l'ex ministro della Funzione pubblica Bassanini non lavoreranno più al progetto voluto dal ministro Calderoli. Secondo il ministro i dimissionari sono vicini alla sinistra e su questo punto intravede qualche manovra rossa per mettere in discussione la riforma sull'Autonomia. "Potevano dirmelo in faccia, dato che ci siamo visti a un seminario dieci giorni fa.
Il 2 marzo, alla Conferenza unificata, c'è stato il voto negativo di quattro Regioni governate dalla sinistra. Eppure almeno tre di loro l'autonomia differenziata la volevano fino al giorno prima. Mi risulta però che sia arrivato l'ordine del segretario di partito",ha affermato Calderoli in un'intervista a La Stampa. E ancora: "Diciamo che forse non è un caso che siano tutti e quattro, come area, intellettuali di sinistra. Qualcosa mi fa pensare a pressioni politiche - continua Calderoli - Noi vogliamo riformare lo Stato. Il Pd invece lo sta trasformando in uno scontro politico. Peccato. Ma io vado avanti lo stesso, noi andiamo avanti. Quattro professori si sono dimessi, ce ne faremo una ragione. Restano all'opera 58 tra le migliori intelligenze del Paese".
Infine ribadisce: "Mi risulta che alla vigilia della Conferenza unificata sia arrivato un ordine di scuderia della segreteria del Pd - evidenzia Calderoli - Poi però è andata un po' diversamente da come si attendevano. Le Province hanno fatto di testa loro. I Comuni hanno preso atto che alcuni erano a favore e alcuni contrari. Alla fine, solo quattro Regioni hanno votato contro. Tutte e quattro governate dalla sinistra. E di queste, tre invece erano state sempre a favore. Stefano Bonaccini dell'Emilia Romagna è un autonomista convinto. Il toscano Eugenio Giani è il più autonomista sulla faccia della terra. Con Vincenzo De Luca ci ho parlato a lungo e so quali materie vorrebbe. Della Puglia, invece, dico con onestà che sono sempre stati contrari; Michele Emiliano non ha mai cambiato idea, ma sa, lui sogna di diventare lo scatenato portavoce del Sud".