Meglio e più in fretta

Salvini, ecco il nuovo codice degli appalti: "Lavori più veloci e digitalizzazione"

Dopo il nuovo codice della Strada, Matteo Salvini vara anche il nuovo Codice degli Appalti, che diventerà operativo tra poche ore. Sabato 1 luglio è il giorno del "Codice Salvini", all'insegna di cantieri più veloci, meno burocrazia, premi alle imprese e ai materiali italiani. Sono queste le parole d'ordine del pacchetto di regole messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

 

 

 

Tra i punti essenziali, sottolinea una nota dello stesso Mit, un meccanismo che renderà più rapidi gli appalti, con importanti risparmi di tempo. E ancora: regole più flessibili e maggiore autonomia per le pubbliche amministrazioni, la creazione di una corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, favorire la digitalizzazione con conseguente risparmio di carta e incombenze burocratiche. Dal primo gennaio poi  tutti gli scambi di informazione avverranno su una piattaforma digitale nazionale, in modo che le imprese non debbano presentare la stessa documentazione più di una volta. 

 

 

 

Entrerà in vigore poi il cosiddetto "dissenso qualificato", principio per cui le amministrazioni pubbliche non potranno solo dire "no" a un'opera, ma dovranno indicare come superare l'ostacolo amministrativo. Fino alla soglia di 150.000 euro, inoltre, sempre nell'ottica dello snellimento generale ci potranno essere affidamenti diretti. I piccoli Comuni non dovranno più passare per il tramite di stazioni appaltanti qualificate per opere fino a 500mila euro e per il primo anno avranno più opzioni per scegliere la stazione appaltante qualificata, allargando il recinto che prima prevedeva solo le Province. Non solo - prosegue la nota del Ministero delle Infrastrutture -. I Municipi più piccoli avranno semplificazioni sul personale: le funzioni di Rup potranno essere affidate ai dipendenti in servizio anche con contratti a tempo determinato. Non manca, infine, la clausola per accelerare i pagamenti (è garantita la possibilità per l'esecutore di emettere fatture anche al momento dell'adozione del SAL).