Dopo la protesta

Meloni, Gasparri asfalta Magi: "Performance penosa e perdente"

"Siccome noi crediamo che il governo abbia delle responsabilità serie nell’affrontare un fenomeno sociale serio come quello del consumo delle sostanze stupefacenti, a un certo punto, dopo due ore non potevamo restare in silenzio": Riccardo Magi ha motivato così la sua protesta alla Camera durante il discorso di Giorgia Meloni contro le droghe. Il segretario nazionale di Più Europa, continuando a spiegare le ragioni del suo blitz, ha aggiunto: "Abbiamo semplicemente esposto dei cartelli. Io ne ho esposto uno con la scritta ’Cannabis, se non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia'". 

 

 

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A commentare questa protesta anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato: "Il partito della droga persiste nelle sue penose e perdenti performance. Mentre la celebrazione della giornata mondiale contro le droghe ha dimostrato la chiara volontà del governo di centrodestra di difendere la vita e aiutare le persone a uscire dalle dipendenze, alcuni reduci delle tesi sbagliate hanno inscenato una fugace e irrilevante gag con due cartelli. Seguita dall’uscita dalla sala con la coda tra le gambe". 

"Avevamo visto prestazioni migliori da parte di Magi - ha poi aggiunto il senatore azzurro -. L’irrilevanza fa brutti effetti e le figuracce all’insegna della menzogna dovrebbero indurre a evitare scenette patetiche. Il partito della droga ha perso. Ora bisogna far prevalere il partito della prevenzione, del recupero e della vita".