Odio e violenza

Lega-Forza Italia, assalto alle sedi: bestemmie e insulti al Cav morto, sfregi a Salvini

Non c'è rispetto nemmeno per i morti. A Firenze va in scena l'ennesimo assalto rosso contro le sedi di Forza Italia e Lega con offese indicibili su Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. "Ancora una volta, la terza nel giro di otto mesi, la sede della Lega di Firenze è stata fatta oggetto di vandalismi. Dopo le scritte offensive e intimidatorie di ottobre e dicembre, nella notte tra giovedì e venerdì qualcuno ha pensato bene di ribadire il suo particolare concetto di democrazia, vergando offese e minacce contro il segretario Salvini e la Lega, la cui colpa è battersi per la legalità e la sicurezza dei cittadini e contro le occupazioni abusive. Un impegno per Firenze e per i fiorentini che non si arresterà certo davanti all’intolleranza e all’inciviltà di certa sinistra", scrivono il commissario regionale della Lega Toscana Luca Baroncini ed il segretario provinciale della Lega Firenze Federico Bussolin, denunciando "vandalismi" commessi da ignoti contro la sede fiorentina del partito, in viale Corsica.

"Evidentemente a Firenze c’è chi, a sinistra, reputa normale avere intere zone franche in mano a delinquenti e spacciatori. Più ci invitano ad abbandonare le nostre battaglie, più ci troveranno in ogni quartiere della città, specialmente quelli in cui ci sono problemi di sicurezza, a fianco dei cittadini. Ci teniamo inoltre a esprimere solidarietà agli amici di Forza Italia la cui sede sempre a Firenze è stata vandalizzata da scritte con bestemmie e offese a Silvio Berlusconi, morto solo pochi giorni fa. Che tristezza", concludono Baroncini e Bussolin.

Anche Matteo Salvini è intervenuto su quanto accaduto: "Leghisti fuori dai nostri quartieri”. Dopo i numerosi presidi della Lega Toscana sulla scomparsa della piccola Kata e sulle vergognose situazioni di illegalità e violenza delle tante occupazioni abusive - di cui abbiamo parlato anche ieri sera con Paolo del Debbio - questa mattina i nostri uffici toscani si sono svegliati con nuove intollerabili minacce, per la terza volta in otto mesi. Nel silenzio della sinistra. Questi vandali pensano di intimidirci? O farci desistere? Non abbiamo nulla da temere: andiamo avanti ancora più decisi, nel nome della legalità e della giustizia, auspicando che Kata possa essere ritrovata al più presto".