Il fedelissimo
Gianni Letta al Senato per la commemorazione del Cav: un indizio politico?
In via del tutto eccezionale a Palazzo Madama c'è Gianni Letta. Nel giorno in cui l'aula del Senato rende omaggio a Silvio Berlusconi, l'ex segretario di Stato rappresenta l'intera famiglia del Cav. A lui i cinque figli e il fratello Paolo hanno affidato un messaggio all'emiciclo, un semplice "grazie". "Hai citato i figli, mi hanno chiesto di ringraziarvi, e hanno chiesto a Gianni Letta il compito di rappresentarli in tribuna", spiega Ignazio La Russa, presidente del Senato.
Il fedelissimo del leader di Forza Italia viene inquadrato dalle telecamere che si sono soffermate su di lui dopo il discorso dell'esponente di Fratelli d'Italia. A quel punto lo storico braccio destro e consigliere del leader azzurro contraccambia in piedi e con le mani giunte, nella tribunetta riservata al pubblico. Anche l'ex premier Mario Monti cita Letta in un passaggio del suo ricordo di Berlusconi. Passaggio in cui non può fare a meno di ribadire che il Cav "lascia una traccia indelebile, ho voluto rendere questo omaggio personale sicuro che ci ascolta".
Intanto c'è chi vede nella presenza di Letta in Aula un segnale. Nei giorni scorsi in molti si sono chiesti chi succederà Berlusconi nello scranno al Senato, dove era appena rientrato dopo "il golpe Severino". In pole ecco che spuntavano i nomi di Paolo Berlusconi e Marina Berlusconi. A seguire, Fedele Confalonieri e Gianni Letta. Non a caso, riportava il Corriere della Sera, "la vecchia guardia è un bastone al quale i figli di Berlusconi sanno di potersi appoggiare" e "Gianni riveste un ruolo centrale. In lui è riposta grande fiducia".