Il viceministro della Giustizia

Sisto, la rivelazione: "Cosa mi ha detto Berlusconi solo sette giorni fa"

Paolo Sisto rivela l'ultima telefonata con Silvio Berlusconi. Con lui "ho parlato l’ultima volta mercoledì della scorsa settimana, illustrandogli nei dettagli la riforma che oggi il ministro Nordio porterà al Consiglio dei ministri", racconta il viceministro della Giustizia, deputato di Forza Italia, in una intervista a Il Corriere della Sera. "Mi ha detto di andare avanti, ringraziando per il lavoro svolto e assicurandomi che sarebbe stato sempre al nostro fianco. Ci saremmo dovuti rivedere a cose fatte, poi è successo l’irreparabile. Anche per questo penso sia giusto dedicargli questa riforma, perché è nel segno dei suoi valori e dei principi del giusto processo".

 

 

Spiega poi che c’entra l’abolizione dell’abuso d’ufficio col giusto processo: "C’entra perché si ribalta la ’presunzione di sospetto' nelle pubbliche amministrazioni ripristinando il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. Gli amministratori devono poter agire correttamente, senza la paura della pendenza processuale. Togliamo di mezzo una norma dannosa oltre che inutile, visto che è dispendiosa e produce risultati minimi o insignificanti: 18 condanne nell’ultimo anno a fronte di oltre 5.000 procedimenti avviati".

 

 

Però i magistrati interpellati ritengono che senza quel reato non si avranno più strumenti per controllare certi comportamenti. "Noi non lo crediamo, e l’opportunità di modificare o abolire certi reati non si misura sulle opinioni, bensì su dati e statistiche. Se l’abuso d’ufficio produce migliaia di procedimenti che finiscono nel nulla, provocando il danno politico di distruggere carriere e reputazioni, quel reato si cancella. Noi ascoltiamo tutti, ma poi traiamo le nostre conseguenze. Come ha rimarcato il presidente Mattarella, con la separazione dei poteri è il Parlamento che fa le leggi, non di certo la magistratura".