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Berlusconi morto. la vergogna del Fatto: "Addio, recordman di inchieste"

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Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio non perde occasione per mettere nel mirino Silvio Berlusconi anche nell'istante in cui viene annunciata la notizia della morte del Cavaliere. Il titolo che compare in apertura del Fattoquotidiano.it è questo: "Silvio Berlusconi è morto all'età di 86 anni, primo dei populisti, recordaman di inchieste dalla corruzione alla mafia, mago della comunicazione".

Un titolo lunghissimo sul quale già alla seconda riga viene riversato tutto il veleno sul nemico politico numero uno del quotidiano travaglino. Insomma era necessario ricordare subito, nel momento dell'annuncio della morte, le vicende giudiziarie di Berlusconi legate addirittura all parole "mafia".

 

Una vera e propria caduta di stile che forse nel momento più doloroso stona un po'. Stessa cosa dalle parti di Repubblica dove alla notizia sulla mrote si accompagna immediatamente sul sito del quotidiano diretto da Molinari una summa su tutte le inchieste giudiziarie in cui è stato coinvolto l'ex premier deceduto oggi all'età di 86 anni. Davanti alla morte forse il solito giro di veleno potrebbe essere evitato. Non è certo una questione di stile ma una questione di rispetto. 

 

 

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