I lemmi dell'epoca
Giorgia Meloni, il "Melonario": aborto, patria, Tolkien... tutte le sue parole
Ogni epoca ha il suo linguaggio e così ecco Il Melonario (edito da Castelvecchi) del linguista e nostro collaboratore Massimo Arcangeli. Uno studio che, nella prima parte, attraverso sette saggi, punta a raccontare la figura di Giorgia Meloni: la sua storia, la sua ascesa, le idee, il linguaggio anche fisico e gestuale. Nella seconda parte, invece, presenta il vero e proprio dizionario: le parole chiave del pensiero della Meloni illustrate attraverso i discorsi pubblici in piazza e in tv, i libri scritti, gli interventi in internet, le interviste rilasciate dal presidente del Consiglio.
Aborto s. «Dal concepimento in poi, ognuno di noi è portatore di un codice genetico unico. C’è qualcosa di sacro in questo. [...] Temo chi banalizza il tema dell’a. [...] Non sarebbe più logico offrire alle donne sostegno, magari per portare a termine la gravidanza e dare il bambino in adozione, atteso che ci sono migliaia di famiglie che lo crescerebbero con amore in un Paese a crescita zero? Ci battiamo per offrire le scelte, e per tutelare la vita. Perché per qualcuno l’utero in affitto, un abominio, va bene, ma aiutare una mamma a portare a termine una gravidanza no? Contro questi deliri ideologici io credo che sia tempo di andare in battaglia» (intervista a «La Verità», 5-10-2020)
Buonismo s. «C’è una parte dell’Islam, quello che noi chiamiamo fondamentalismo islamico, che di fatto ha dichiarato guerra all’Europa e all’Occidente. Noi lo abbiamo sottovalutato e quindi non siamo stati in grado di difenderci: siamo andati avanti col nostro b., i nostri tentennamenti, e soprattutto con la negazione di noi stessi» (Quinta colonna, Rete 4, 13-1-2015)
Conservatore agg. e s. «Vogliamo essere conservatori nel senso rivoluzionario del termine, [...] nel senso divino del termine. «Difendi, conserva, prega» direbbe [...] Pier Paolo Pasolini. Quando riconosceva alla destra quella familiarità con il divino che la sinistra invece non poteva avere» (Primo congresso di Fratelli d’Italia-An, Fiuggi, 8-3-2014).
«Tutti i presidi identitari, tutto ciò che ci distingue è avversato con ogni mezzo. La famiglia come la nazione, l’identità di genere come la religione. Tutti questi principi sono considerati un retaggio del passato, qualcosa di stantio da superare, e il ruolo di chi come me si definisce c. è, invece, difenderli» (Meloni 2022, p. 138).
Democrazia s. «Ci troverete sempre dalla parte della d., non quella che viene ostentata nel simbolo e nel nome di un partito che poi ne ha paura, ma quella che viene praticata ogni giorno dando voce agli italiani. Perché non c’è prerogativa che venga prima di quella del popolo sovrano» manifestazione romana di Fratelli d’Italia, 5-12- 2010). «Chiunque abbia un minimo di senno e onestà intellettuale non può seriamente sostenere che io sia un pericolo per la d. Ho i miei toni, i miei modi. E le mie proposte sono frutto di lavoro, studi, dati e conoscenza del mondo reale, non di ideologia. Possono essere non condivisibili da tutti, ma sono rispettabili e devono essere rispettate» (intervista al settimanale Sette, 11-6-2022).
Educazione s. «Meritocrazia, valutazione, trasparenza, qualità e innovazione devono essere le parole d’ordine da declinare in tutti i settori in cui si articola il nostro sistema di istruzione e formazione, per costruire una società fondata sulla conoscenza, sulla cultura e sull’e.» (post su Facebook, 17-1-2013)
Fascismo s. «Il f. non fu il male assoluto» (Le Iene, Italia 1, 14-4-2004). «Ho un rapporto sereno con il f. Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale» (intervista a Claudio Sabelli Fioretti, 7-12-2006). «Al netto di qualche scemo marginale – che c’è in tutti i partiti, anche a sinistra, dove non stanno con la lente di ingrandimento a studiare ogni fotogramma come fanno con noi – che senso hanno le accuse di f. a noi? Era un regime e noi combattiamo i regimi, di ieri e di oggi» (intervista al Corriere della Sera, 9-10-2021)
Gender agg. «Sono contro l’ideologia g. che sta cercando di imporre ai più giovani un’interpretazione fuorviante della propria identità sessuale. Tutto questo non risolve alcun problema, anzi confonde e complica la maturazione dei ragazzi» (post su Facebook, 5-12-2014).
Hollande (François) n. p. «H. chiama i poveri “gli sdentati”. È la sinistra radical chic europea, anche italiana, che disprezza il popolo e deride la povertà» (post su Facebook, 5-9-2014).
Ideologia s. «All’i. di questa sinistra noi rispondiamo difendendo l’identità e la centralità della famiglia, la valorizzazione delle radici cristiane e impegnandoci per una riforma della Ue in senso confederale basata sui principi di sovranità e sussidiarietà» (post su Face book, 1-12-2021).
Jeans s. «Devo rinunciare molto spesso ai miei adorati j. (in risposta alla domanda: “Come è cambiata la sua vita da quando è vicepresidente della Camera? Si è arresa al tailleur?”)» (intervista a Claudio Sabelli Fioretti, 7-12-2006).
Libertà s. «La l. è anche disciplina, è responsabilità, è rispetto delle regole» (Primo congresso di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Fiuggi, 8-3-2014). «Spesso mi sono chiesta perché, non provenendo da una famiglia ideologizzata, io abbia deciso di iniziare a fare politica a destra; in quell’angolo angusto che allora era considerato il luogo dei perdenti, o degli esuli in patria. Può sembrare paradossale a molti, ma la verità è che io sentivo a destra una l. che non sentivo a sinistra. La l. dal conformismo, la l. di non piegarsi allo “spirito del tempo”, la l. di una critica radicale che la sinistra, chiusa nella sua visione ideologica, non consentiva» (Meloni 2022, p. 195).
Memoria s. «Per la destra la politica parte dalla realtà, non dall’idea che ci facciamo di essa. Si combatte per l’uomo concreto che vive nel mondo concreto. La realtà è la vita presente ma anche quella passata: la tradizione, la m.» (Meloni 2022, p. 200)
Natale n. p. «Se dite che il N. è offensivo, allora siate coerenti: il 24 e il 25 dicembre andate a lavorare» (tweet, 1-12- 2018).
Omofobo agg. e s. «Io sono la persona meno omofoba che esista. Chi mi dà dell’omofoba [...] lo fa per non discutere nel merito. Sono contraria alla gerarchia nella discriminazione; perché le grandi discriminate saranno le donne. [...] Pensi [...] a quando alle Olimpiadi i transgender potranno partecipare alle gare femminili» (intervista al «Corriere della Sera», 8-5- 2021). «Io vengo definita omofoba perché su alcune cose non sono d’accordo con [...] gli Lgbt, con [...] le organizzazioni. Non con gli omosessuali, perché molti sono d’accordo con me, moltissimi» (La Confessione, Nove, 21-5- 2021).
Patria s. «Libertà e sovranità sono i principi che ci uniscono da sempre. La libertà di crescere i nostri figli in sicurezza, nel benessere, di lavorare e vedere riconosciuto il risultato di quel lavoro. L’orgoglio di farlo, anche per la nostra p., non solo per noi stessi» (manifestazione di piazza San Giovanni in Laterano, 19-10-2019).
Quota s. «Quando in Italia le donne dovessero essere davvero messe nella condizione [...] di competere [...] ad armi pari probabilmente le quote le dovrebbero chiedere i maschi» (intervista a StampaTV, 23-3-2011).
Realtà s. «La sinistra insegue le utopie, infila la r. in una scatola, la guarda dentro una teca J p. 200). di vetro pulita, trasparente, perfettamente aderente alle proprie convinzioni. Per la sinistra tutto è lineare, retto, onnicomprensivo» (Meloni 2022, p. 202).
Salvezza s. «Buon compleanno patatina. Sono stati i due anni più straordinari della mia vita grazie a te. Perché prima di tutto io sono una mamma, e come ogni mamma la cosa che desidero di più è vederti sorridere. Tu sorridi ogni mattina e sei la mia s. in questo mondo. Grazie amore mio» (tweet, 16-9-2018)
Tolkien (J. R. Reuel) n. p. «Mi sono formata su Il Signore degli Anelli di T., una straordinaria metafora sul potere che corrompe l’uomo. Io non vedo il potere come un obiettivo, ma come un pericolo, e di conseguenza cerco di prendere le contromisure necessarie per impedire che quell’anello si impossessi di me. [...] Quindi, alla fine del viaggio, la domanda che mi farò è questa: io ho cambiato il sistema, o è il sistema che ha cambiato me? Non so ancora quale sia la risposta, ma intanto ho il vantaggio di essermi posta la domanda. Altri non l’hanno mai fatto, e ne hanno pagato le conseguenze» (intervista a La Verità, 24-5-2021).
Università s. «I signori della sinistra, [...] quando salgono sui tetti delle u. con i ricercatori, devono anche spiegargli che nelle u. italiane non c’è posto per loro perché per troppo tempo qualcuno ha permesso che l’u. fosse il luogo nel quale piazzare tutti i parenti dei baroni quando non le clientele dei partiti. Spiegategli questo ai ricercatori» (manifestazione romana di FdI, 5-12-2010).
Valere v. «Noi crediamo nel merito e nell’abolizione delle progressioni per anzianità in magistratura e nel pubblico impiego. Perché se vali vai avanti, se non vali non vai avanti» (Roma, Palazzo dei Congressi, 26-1-2013)
Welfare s. «Sussidiarietà, produttività, demografia, nuovo w. che redistribuisca le attuali risorse, senza escludere i giovani. Ecco le risposte che dobbiamo dare» (intervista a Il Mattino, 10-10-2012)
Xenofobia s. «L’impatto più forte di un’ondata migratoria nza controllo va a colpire soprattutto i ceti più deboli, non quelli più forti che vivono in quartieri dove certo non arriva questa umanità dolente. [...] Nella guerra tra poveri [...] si fa presto a parlare di razzismo e x. ma se si provasse a lavorare di attenzione ed empatia, si scoprirebbe che non ci sono mai ragioni e torti assoluti. Solo una sconfitta dell’intera società» (Meloni 2011, p. 29 sgg.)
Zalone (Checco) n. p. «I fanatici del politicamente corretto come al solito non gradiscono (o forse non capiscono) la comicità libera e sono già partiti all’attacco di Z., con esponenti politici che addirittura chiedono le scuse o che venga “corretto il tiro” della sua satira. Che tristezza. Viva C. Z. e la sua comicità libera e pungente» (post su Facebook, 3-2-2022).