La partita sui Fondi europei
Meloni e Pnrr, assemblea straordinaria dei magistrati della Corte dei Conti
E' iniziata intorno alle 10.30 l'assemblea straordinaria dell'Associazione Magistrati della Corte dei conti per discutere degli emendamenti che la maggioranza sta vagliando per modificare i poteri di controllo della magistratura contabile sul Pnrr. L'incontro si sta svolgendo a Roma presso la caserma Montezemolo, viene riferito un confronto molto acceso tra le varie posizioni in campo. L'assemblea, fanno sapere fonti della Corte, è nata da "una richiesta a gran voce della base" e la decisione "è maturata nel corso del weekend". Il governo di Giorgia Meloni è intenzionato a porre la fiducia sul Decreto Pa, con gli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei conti sulle spese del Pnrr. Una mossa letta dai magistrati come una prova di forza, che esclude ogni possibile discussione nel merito. A preoccupare la magistratura contabile la proroga del cosiddetto "scudo erariale", che limiterebbe fortemente l'attività della Corte sul dossier. In Parlamento, Pd e M5s si dicono pronti a fare le barricate mentre decisamente più morbide le posizioni dell'ex Terzo Polo.
"Tanti Paesi stanno rivedendo i loro piani, quello che accade anche per l'Italia è del tutto normale", sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista al Corriere della Sera, spiegando come i botta e risposta con la Commissione Ue sono "frutto di un fraintendimento, niente di più". "Si è esasperato polemicamente un episodio già chiuso. C'è stata una frase di un portavoce, poi anche smentita, sul ruolo della Corte dei Conti che era sbagliato anche nel merito. Non c'è nessun attacco da parte nostra alla Corte, nulla di strano nel fatto che si proroghi una norma varata dal precedente governo sui controlli non concomitanti ma successivi sulle spese", spiega. "Il punto che ci interessa è lavorare seriamente sul Pnrr e utilizzare tutti i fondi a nostra disposizione", sottolinea Tajani.
"Non voteremo la fiducia al decreto sulla pubblica amministrazione, non è nel novero delle possibilità - anticipa invece Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-IV in Senato -. Siamo all'opposizione e ci restiamo, ma senza scontri ideologici". "Prendiamo il tema della semplificazione: è un tema importante e bisogna dire chiaramente che velocizzare è un valore. Velocizzare non esclude i controlli, si può essere efficienti e controllare allo stesso tempo. Per questo stigmatizzo le parole contro il procuratore Melillo per i toni, ma al tempo stesso non si può gridare allo scandalo perché si vuole attuare una misura sul tema del danno erariale che fra l'altro aveva attuato anche il Governo Draghi".