Tasselli
Riforme, Gelmini apre a Meloni e governo sul premierato: "Parliamone"
Il tavolo delle riforme resta aperto, apertissimo. Giorgia Meloni e il governo scommettono sulla riforma costituzionale, una partita delicata, difficile. Le ipotesi vanno dal presidenzialismo al premierato: questa seconda ipotesi pare quella su cui il premier vorrebbe convergere, una soluzione che potrebbe essere di più semplice soluzione.
E a tal proposito, ecco arrivare un'apertura dall'elevato peso specifico, non fosse altro per i possibili e futuri assetti parlamentari. A parlare è Mariastella Gelmini, vicesegretario di Azione, il partito di Carlo Calenda, che intervistata dal Messaggero spiega: sulle riforme costituzionali "per ora abbiamo assistito solo ad un doppio giro di consultazioni prima da parte del ministro Casellati, poi da parte del presidente del Consiglio, ma ancora non c'è una proposta organica. Se tuttavia fossero vere le indiscrezioni che raccontano di una volontà di Giorgia Meloni di tenere fuori il Quirinale dalla riforma, saremmo di fronte ad un passo avanti significativo. Per noi era la precondizione per avviare un confronto".
E ancora: "La strada giusta non è il presidenzialismo né nella sua versione pura, quella americana, né in quella mediana del semipresidenzialismo alla francese - aggiunge -. Il Presidente della Repubblica per noi deve restare arbitro, non giocatore in campo. Quindi sì, l'opzione migliore è quella del premierato: se ne può discutere, anche se da solo non è sufficiente".
Una sostanziale apertura sul premierato, quella che arriva dalla Gelmini. Un'apertura importante perché non arriva da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che sembra più incline al dialogo, ma da Azione. Insomma, la convergenza sul premierato potrebbe allargarsi in modo decisivo per le sorti della riforma.
Sul rapporto con Italia Viva, Gelmini spiega: "siamo ancora alleati, lavoriamo insieme nei gruppi parlamentari e insieme siamo andati alle consultazioni di Giorgia Meloni sulle riforme istituzionali anche se resteremo due partiti diversi, la posizione è la stessa".