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Schlein umiliata dal cuore del Pd: "Se hai bisogno di una mano..."

A Elly Schlein serve una scialuppa di salvataggio. I numeri delle Amministrative lo dimostrano. E così, a tendere la mano, ci pensa Graziano Delrio. L'ex ministro è costretto ad ammettere la "sconfitta vera e seria. Ciò detto io sono sempre stato autonomista e quindi ritengo che le elezioni comunali siano in gran parte merito o demerito dei gruppi dirigenti locali. Quindi, così come sarebbe stato ridicolo attribuirsi la vittoria di Ancona a livello nazionale, sarebbe ridicolo attribuire la sconfitta in questa città alla segretaria".

 

 

Raggiunto dal Corriere della Sera l'ex ministro del Pd lancia una frecciata alla sua stessa leader: "È vero che c'è un'aria di destra, che parte dalla Finlandia, passa per la Grecia, arriva in Italia e non è contrastabile in pochi mesi. Ma questo vento ha contribuito poco alla sconfitta". La Schlein, infatti, aveva giustificato il flop parlando di "un vento forte da destra", un cambiamento che interessava non solo l'Italia. Eppure per il dem c'è molto altro. La soluzione? "Ci vuole un cantiere aperto dove ci si mette lì e si costruisce il muro delle opposizioni, con proposte concrete. Senza perdere altro tempo, si faccia un tavolo Schlein, Conte e Calenda".

 

 

Fra i punti da cui partire, Delrio indica il salario minimo e la sanità pubblica, "perché Meloni sta smantellando la sanità territoriale". I leader "devono assumersi questa responsabilità e mettersi all'opera subito. C'è molta sofferenza su salari e sanità. Schlein non ha colpe nella sconfitta delle amministrative però ha il dovere di agire: c'è la necessità di proposte concrete che parlino alla gente". La segretaria "quando parla è sempre molto disponibile e aperta, non è assolutamente arrogante". Tuttavia "sembra non esserci ancora un metodo di lavoro che coinvolge tutti. Io, per esempio, l'ho sentita pochissime volte. Siamo a disposizione della segretaria per aiutarla. Poi è giusto che lei vada avanti con il suo gruppo dirigente: tocca a loro".