Ma quale sinistra?
Elly Schlein, il murale sfregio nella sua Bologna
Ed ecco che nella sua Bologna, Elly Schlein finisce a dover fare i conti con le contraddizioni. Sembra non essere andata giù la scelta di farsi intervistare per la prima volta da Vogue, una delle riviste di moda più note. Così come non è piaciuta l'assunzione di un'armocromista, un'esperta di look e colori. Risultato? Un murales alquanto imbarazzante per la piddina. Apparso nel cantiere della Garisenda, il disegno raffigura la leader dem quasi a grandezza naturale con in una mano una sportina di Dior, nell’altra una copia di Vogue Italia. Ai suoi piedi, mentre un lustrascarpe le lucida le scarpe con i tacchi, il fango nel quale sono impantanate alcune copie fake del Resto del Carlino, con sopra Stefano Bonaccini e Ursula von der Leyen. In testa invece il basco di Che Guevara.
Il messaggio di Mart, l'artista, è chiaro: "Analizzando cosa era successo, soprattutto la mala g estione economica dei fondi disponibili, abbiamo voluto lanciare un messaggio – spiega al Resto del Carlino –. Non ci interessa tanto la politica, quanto invitare a una riflessione. Più se ne parla, più si mettono in condizione le persone di capire cosa è successo. Abbiamo scelto Schlein data la sua forza mediatica: sembra quasi interessarsi più alle copertine patinate, e all’estetica, che al resto".
Con l'alluvione emiliano-romagnola alle porte, Mart commenta: "Se avessero speso i soldi, o li avessero indirizzati nel modo giusto, magari questa tragedia si poteva evitare, anche se con madre natura non si sa mai. Sembra quasi che la presenza, o la passerella, delle istituzioni sul campo sia stata dettata da esigenze di immagine politica più che da un concreto aiuto alle situazioni di bisogno sul posto".