Nessuna paura

Elly Schlein? Sallusti: nessuna scusa sul Def, ma ci consoliamo con lei

Gli incidenti capitano, ma se non capitassero sarebbe meglio, soprattutto se parliamo di incidenti stupidi e quindi evitabilissimi. Succede che la maggioranza è andata sotto alla Camera sul Def, il documento di economia e finanza che disegna gli scenari futuri, non proprio una legge qualsiasi bensì una delle più importanti per il Paese. Nulla di irrisolvibile ma resta la figuraccia che il premier - ieri a Londra per parlare di importanti dossier - e il governo proprio non si meritavano. «Questi non si rendono conto», ha commentato sconsolato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti riferendosi alle troppe assenze dei colleghi deputati, e non osiamo immaginare le parole usate da Giorgia Meloni.

In questo scivolone non c’è nulla di politico, solo un eccesso di sicurezza - aggravato dai ponti vacanzieri dei gruppi parlamentari che si è trasformato in un eccesso di sciatteria. Per fortuna dall’altra parte, quella delle opposizioni, non c’è segno di vita. Il problema di Elly Schlein in queste ore, come lei stessa ha raccontato in una intervista con tanto di foto posate a Vogue, la rivista più chic e snob della moda è l’armocromista, professione a me sconosciuta fino a ieri. In sostanza si tratta di una consulente che a botte di centinaia di euro a volta ti guida e consiglia nell’acquisto di vestiti intonati con il tuo carattere.

 


 

Lo sconcerto dentro il Pd per l’armocromista è pari alla delusione dei Cinque Stelle, regno dei giustizialisti, che in un solo giorno hanno visto prosciogliere completamente la Lega dalle accuse di avere intascato tangenti dai russi e la Cassazione mettere una pietra tombale su uno dei loro cavalli di battaglia, l’inchiesta ventennale sulla presunta trattativa tra Stato e mafia: tutti assolti, Dell’Utri compreso, perché si è trattato di un processo bufala.

E siccome piove sempre sul bagnato si apprende che l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Sanità Roberto Speranza saranno interrogati il 10 maggio nell’ambito dell’inchiesta sugli errori compiuti all’insorgere del Covid, l’ipotesi di reato è di epidemia colposa e omicidio plurimo. Insomma, per la maggioranza ieri non è stata una bella giornata. Ma consoliamoci, c’è anche a chi è andata assai peggio, e non per distrazione.