Ancora lui
Otto e mezzo, Bersani insulta Meloni: "Sei mesi di bastonate"
"C'è questo continuo giraci attorno... Uno va all'estero, quell'altro dice che gli piacciono i Blues Brothers, lei dice che c'erano anche altri cattivi, i comunisti. Questi giri qui fanno venire il latte alle ginocchia": Pier Luigi Bersani, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha parlato in questi termini delle celebrazioni del 25 aprile da parte del governo di Giorgia Meloni.
"Io non mi aspettavo che la Meloni andasse a festeggiare il 25 aprile col fazzoletto rosso - ha proseguito il leader storico della sinistra - però bisogna intenderci su una cosa: la Costituzione è antifascista non solo perché vieta la ricostituzione del partito fascista ma perché in ogni articolo c'è il ripudio dell'idea di organizzazione sociale che aveva il fascismo, che era gerarchica, corporativa, discriminatoria".
L'intervento di Bersani a Otto e mezzo
E ancora: "L'antifascismo è libertà illuminata dal principio di uguaglianza. Non mi aspettavo che la Meloni andasse a festeggiare però non mi aspettavo nemmeno che bastonasse nei primi sei mesi di governo con tanta determinazione i principi costituzionali come la dignità del lavoro, l’uguaglianza, la progressività fiscale, la sanità che sta andando giù. Antifascismo è un'idea di democrazia". Critico anche Marco Travaglio, pure lui ospite del talk, secondo cui la Meloni sarebbe uscita "indenne agli occhi dei suoi elettori", ma "pessimamente ai miei occhi perché solo chi è antifascista deve poter guidare un governo e rappresentare le istituzioni".
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