Addio polemico
Enrico Borghi, esplode l'ira del Pd: "Quello che ha fatto è gravissimo"
Enrico Borghi ha messo in subbuglio il Pd con il suo addio, che è stato accolto con una certa sorpresa, nonostante il suo malcontento non fosse un segreto. Il senatore è stato per anni un esponente di primo piano dei dem, con Enrico Letta aveva ricoperto anche il ruolo di responsabile Sicurezza. Annunciando il passaggio a Italia Viva, Borghi ha fatto intendere che il suo addio è legato alla nuova segretaria Elly Schlein.
“Le sue prime scelte rappresentano una mutazione genetica - ha dichiarato - da partito riformista a un partito massimalista di sinistra. Io sono convinto che ci sia invece un elettorato moderato che ha bisogno di una casa”. Il cambio di sponda di Borghi crea un problema anche numerico, dato che i dem restano con un uomo in meno in Commissione Esteri e al Copasir. Superato lo stupore iniziale, dal Pd sono piovute critiche all’indirizzo di Borghi. Il più duro è stato Marco Meloni: “La sua decisione di abbandonare il gruppo del Pd in Senato è un gesto di una gravità inaudita”.
“Borghi viene meno all’impegno assunto appena pochi mesi fa coi nostri elettori - ha aggiunto - con gli elettori che hanno votato alle primarie e con tutta la comunità democratica. Non saranno gesti isolati come questo a frenare il percorso di crescita e cambiamento che fa del Pd, in una logica di apertura e pluralismo, il perno di una coalizione di centrosinistra progressista e riformista capace di contrastare e battere l’estrema destra attualmente al governo”.