La nomina
Luigi Di Maio, la mossa della Lega: "Hai criteri?", può saltare tutto
Luigi Di Maio è al sicuro? Avrà davvero la poltrona che gli è stata promessa da Bruxelles? La Lega vuole vederci chiaro e così l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, è stato invitato a "chiarire quali candidature sono pervenute per il ruolo" di Rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo Persico e "se Luigi Di Maio come Rappresentante speciale rispetti i criteri stabiliti dallo statuto dei funzionari dell’Ue per il grado cui dovrebbe venire assegnato".
È quanto si legge nell’interrogazione con richiesta di risposta scritta inoltrata a Borrell dall’eurodeputato della Lega Marco Zanni, presidente del gruppo Identità e democrazia. "Luigi Di Maio durante il suo mandato come titolare della Farnesina ha creato in maniera ripetuta incidenti diplomatici con alcuni Paesi parte del Golfo Persico", si legge ancora nell’interrogazione nella quale si ricorda che "il futuro Rappresentante speciale sarà chiamato a svolgere un ruolo cruciale di mediazione e diplomazia in una zona instabile e dai fragili equilibri geopolitici". Inoltre, "la retribuzione per tale figura potrebbe corrispondere a quella di un AD14-15", ha aggiunto Zanni indicando figure che prevedono retribuzioni ben superiori ai 10 mila euro al mese. Di qui l’interrogazione in merito alle competenze di Di Maio e per sapere come Borrell "intende conciliare questa proposta con la richiesta espressa nel bilancio annuale dell’Unione europea per l’esercizio 2023", secondo cui i per i rappresentanti speciali dell’Unione europea "andrebbe favorita la nomina di donne a tale carica, considerato anche che al momento su un totale di nove rappresentanti, sei sono uomini".