L'editorialista
Sorgi avverte la Meloni: "Attenta a questi segnali"
"Dal Pnrr alla Rai al 25 aprile, è in corso la prima, chiara presa di distanza degli alleati Lega e Forza Italia da Meloni". Marcello Sorgi lo scrive nel suo editoriale su La Stampa, anche se poi precisa: "Niente che possa mettere in discussione un governo e una maggioranza costruiti per durare tutta la legislatura".
L'editorialista, poi, ha sottolineato quello che la premier rivendicherebbe fin dal giorno delle elezioni, cioè che "senza l’apporto personale suo e dei voti raccolti da Fratelli d’Italia il centrodestra la vittoria del 25 settembre se la sarebbe sognata". Secondo Sorgi, comunque, qualche divergenza nella coalizione ogni tanto emergerebbe: "Per quanto il ritorno al potere abbia smussato le asperità che si erano a poco a poco formate durante il periodo del governo di unità nazionale presieduto da Draghi, con Meloni sola o quasi sola all’opposizione, il sedimento di tante incomprensioni riaffiora spesso quando le delegazioni della maggioranza si siedono a un tavolo a discutere".
Sorgi, infine, elenca una serie di segnali a cui la Meloni dovrebbe prestare attenzione: "L’allarme sul Pnrr realisticamente lanciato da Crosetto, ma in sostanza condiviso dalla premier; l’annuncio a sorpresa di Salvini e Tajani che celebreranno il 25 aprile, invece di continuare con le polemiche. E di conseguenza, l’ennesima retromarcia di La Russa, che ridimensiona le sue affermazioni sulla Costituzione non antifascista. Ed ecco, infine, il blocco del cambio dei vertici in Rai, il più sensibile termometro del potere". Secondo il giornalista, "nulla di decisivo, niente che possa rimettere in gioco gli equilibri sanciti dall’indiscutibile risultato delle elezioni anticipate. Solo qualche segnale".