Al salone del mobile
Meloni, la frase durissima sul Reddito di cittadinanza: "Non mi rassegno"
Giorgia Meloni non poteva mancare all'inaugurazione del Salone del Mobile a Milano. Rompendo il ghiaccio con una battuta sulla sua "mise poco istituzionale", il premier ricorda che "qui c'è un pezzo del nostro benessere e della nostra salute". Motivo per cui "stiamo lavorando per una cornice che renda il settore arredo indipendente, coniugando sostenibilità ambientale ed economica, il percorso sarà lungo ma questo è il nostro obiettivo". Tra le principali novità "la legge sul marchio".
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Ma non è tutto, perché la leader di Fratelli d'Italia torna a pungere il Movimento 5 Stelle. L'argomento è ancora una volta il tanto controverso reddito di cittadinanza. "Io - risponde ai cronisti - non mi rassegno a una società nella quale noi abbiamo come modello di riferimento quello di favorire il reddito di cittadinanza. Io voglio una società nella quale il nostro modello di riferimento è come si fa a garantire e a favorire il lavoro. Ed è su questo che il governo continua a lavorare".
Non si esclude dunque il taglio dell'Ires, l'mposta sul reddito delle società: "Con la delega fiscale - ammette - intendiamo tagliare l'Ires, a patto che quello che si risparmia venga investito o in innovazione o in nuova occupazione". D'altronde per il premier "l'aumento della produzione corrisponde un aumento della occupazione. Noi dobbiamo incentivare l'aumento dell'occupazione in rapporto al fatturato", ha detto Meloni, spiegando che l'intenzione del governo è "creare un rapporto alto tra fatturato e manodopera". Il presidente del Consiglio lascia il Salone dopo il tour di un'ora tra gli stand di alcune delle eccellenze lombarde del design e dell'arredo. Con lei la sorella Arianna.