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Droga, pugno di ferro di Fdi: che fine farà chi spaccia

Fratelli d’Italia ha depositato alla Camera una proposta di legge per operare una stretta sul possesso e sullo spaccio di droga. L’intenzione è di alzare a cinque anni la pena massima per chi è responsabile di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope se il fatto è di “lieve entità”. L’Adnkronos è entrata in possesso del testo che è stato presentato dalla deputata Augusta Montaruli. 

 

 

L'attuale legge prevede, nel caso in cui il fatto sia di "lieve entità", una reclusione da sei mesi a quattro anni e la multa da euro 1.032 a euro 10.329. Una cornice normativa che secondo l'ex sottosegretaria all'Università, firmataria della proposta, "rende al momento impossibile applicare la misura cautelare in carcere": "Essa si rende tuttavia necessaria allorquando la condotta tipica del reato per le modalità dell'azione determini, nonostante la lieve entità, un fenomeno criminoso comunque grave con il ritorno dello spacciatore - impropriamente comunemente chiamato piccolo spacciatore - sulla strada", viene spiegato nella relazione che accompagna la proposta di legge.

 

 

Per Fdi è dunque "indispensabile conferire alla magistratura giudicante questo ulteriore strumento per arginare la reiterazione del delitto quando gli elementi de facto a seguito di una puntuale e attenta valutazione siano tali da richiederne l'applicazione". Da qui la necessità di innalzare la pena massima a cinque anni, come previsto dall'articolo 1 della proposta di legge.